Da Fleabag a BoJack Horseman | I migliori personaggi delle serie tv del decennio

ROMA – Quest’ultimo decennio? È stato rivoluzionario per la televisione. E non solo in termini produttivi – nel giro di una manciata di anni il numero di serie si è triplicato – ma anche distributivi. Abbiamo assistito da protagonisti al cambiamento epocale del modo di guardare la tv che si è ampliato su un numero di schermi di dimensioni sempre diverse rimodellando abitudini e scatenando polemiche. Merito dell’ascesa di piattaforme streaming che da Netflix e Amazon Prime arrivano ai più recenti Apple Tv+ e Disney+. Ma, dati a parte, questi dieci anni ci hanno regalato anche storie incredibili vissute da personaggi che sono finiti per entrare nel nostro immaginario. Abbiamo conosciuto una ragazzina con poteri telecinetici e la passione per i waffle, un ex professore di chimica reinventatosi spacciatore, una giovane donna con un bar a tema porcellino d’India e un dolore immenso nel cuore. Così noi di Hot Corn abbiamo deciso di raggruppare, da Fleabag a Don Draper, quelli che per noi sono i migliori personaggi delle serie tv del decennio…

FRANK UNDERWOOD – HOUSE OF CARDS – «La democrazia è così sopravvalutata». Parola di Frank Underwood, primo vero personaggio della nuova era della serialità. Il 46º Presidente degli Stati Uniti con il volto di Kevin Spacey, l’attore poi licenziato da Netflix tra la quinta e sesta stagione a causa delle accuse di molestie mosse nei suoi confronti. Politico machiavellico e uomo senza scrupoli, affascinante e vendicativo, capace di divorare con meticoloso gusto i suoi avversari come fossero le amate costolette dell’amico Freddy.

HANNAH HORVATH – GIRLS – Egocentrica e insicura, spaesata e ambiziosa. L’Hanna Horvath di Lena Dunhum ha raccontato in Girls – grazie anche ai personaggi che le gravitavano intorno – paure e sfide di una generazione alle prese con il terrore post-laurea e la ricerca del proprio posto nel mondo. Un personaggio che ha ridefinito il femminile sul piccolo schermo, tra l’ostentazione di un corpo lontano dai canoni di bellezza votati ad una perfezione irreale e la rappresentazione di disturbi ossessivo-compulsivi. Un’anti-eroina che non ha avuto paura di mostrarsi imperfetta influenzando personaggi femminili di altri show. «All Adventurous Women Do».

BOJACK HORSEMAN – Creata da Raphael Bob-Waksberg e disegnata dall’amica e fumettista Lisa Hanawalt, BoJack Horseman prende il nome dal suo protagonista. Un cavallo parlante con problemi di dipendenza ed ex stella del piccolo schermo in una Hollywoo(d) in cui animali e umani convivono. «Un mondo pieno di personaggi che soffrono tremendamente, ma pieno di speranza» in cui svetta il burbero, cinico ed egocentrico BoJack al quale dovremmo dire addio tra quale settimana quando Netflix distribuirà la seconda parte della sesta e ultima stagione dello show. Senza dubbio tra i migliori personaggi delle serie tv del decennio.

ELEVEN – STRANGER THINGS – Testa rasata, un rivolo di sangue che scende dal naso e una montagna di Eggos da mangiare avidamente. È così che abbiamo imparato a conoscere Eleven, ragazzina con poteri telecinetici arrivata, apparentemente dal nulla, a portare scompiglio nella placida cittadina di Hawkins all’inizio degli anni Ottanta. Con lei abbiamo rivissuto la nostra adolescenza, tra primi amori e ribellione, e abbiamo ricordato il potere dell’amicizia… specie se si ha a che fare con un Demogorgone.

WALTER WHITE – BREAKING BAD – Non c’è bisogno di sottolineare l’importanza e l’influenza che Breaking Bad ha avuto sulla serialità. Così come non c’è bisogno di sottolineare come Walter White e Jesse Pinkman siano una delle coppie più celebri del piccolo schermo. Da remissivo ex professore di chimica ad Albuquerque a spacciatore di metanfetamina, il personaggio creato da Vince Gillian e interpretato da Bryan Cranston ha (già) fatto storia.

MIDGE – LA FANTASTICA SIGNORA MAISEL – Rossetto pastello, un abito da cocktail nero e un microfono. Non serve altro a Miriam “Midge” Maisel per sentirsi a suo agio. Ex casalinga perfetta dell’Upper West Side, la nostra eroina dalla dialettica pungente ha fatto del sogno di diventare una stand-up comedian realtà. Amy Sherman-Palladino, dopo Lorelai e Rory Gilmore, ci ha regalato un altro grande personaggio femminile con gli occhi azzurri di Rachel Brosnahan e lo spirito di una donna libera: La Fantastica Signora Maisel.

RUST COHLE – TRUE DETECTIVE – L’accento musicale del Texas, le lattine di birra in fila sul tavolo, un pacchetto di sigarette morbide sempre accanto e l’aria di chi non ha più nulla da perdere. Il detective Rust Cohle della Louisiana State Homicide Unit interpretato da Matthew McConaughey in True Detective in coppia con il Marty di Woody Harrelson ci ha portato nella Louisiana degli omicidi rituali e nella solitudine consapevole di uno dei personaggi più indimenticabili di questo decennio. «Mi considero un realista, ma in termini filosofici sono quello che si definisce un pessimista».

JON SNOW – IL TRONO DI SPADE – Era il 17 aprile del 2011 quando il primo episodio de Il Trono di Spade andava in onda sulla HBO. Lo show dei record e del decennio – otto stagioni, milioni di dollari spesi e di spettatori in tutti il mondo – che ha rappresentato il punto d’incontro tra il vecchio e il nuovo modo di concepire la serialità e la sua fruizione. Dei tanti personaggi che avremmo potuto scegliere, da Daenerys ad Arya, abbiamo deciso di omaggiare l’integrità di Jon Snow. Uno tra i migliori personaggi delle serie tv del decennio che ha sempre scelto per un bene maggiore a discapito del prezzo da pagare.

FLEABAG – Qualche giorno fa Barack Obama ha inserito la seconda stagione di Fleabag tra le migliori serie viste in questo 2019. E noi non possiamo che essere d’accordo con lui. Se Hannah Horvath ha segnato un passo in avanti nella rappresentazione del femminile sul piccolo schermo la Fleabag di Phoebe Waller-Bridge l’ha rivoluzionato. Reale, imperfetta, sofferente, sfacciata, Fleabag, tra passi incerti, amori impossibili e parlantina fulminea, ci ha insegnato a sperare.

DON DRAPER – MAD MEN – Tra l’Inferno di Dante e Frank O’Hara, l’Old Fashion e la Sterling Cooper di Madison Avenue. Elegante, visionario e dal passato oscuro, Don Draper ha il volto di Jon Hamm e l’anima dell’America degli anni Sessanta, colmo di difetti e contraddizioni eppure irresistibile. Con lui abbiamo attraverso la storia di un Paese, tra la morte di Kennedy e la lotta per i diritti civili, e abbiamo scoperto uno tra i migliori personaggi delle serie tv del decennio.

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