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Soldi, politica e sangue: la rivoluzione di Gomorra 4 spiegata dai protagonisti

I protagonisti della serie raccontano la quarta stagione, dal 29 marzo in esclusiva su Sky Atlantic

Salvatore Esposito sul set di Gomorra 4.

ROMA – «C’è una svolta. Politica, finanza, soldi. Un’Italia che è il Venezuela d’Europa. È tutto compromesso. I colletti bianchi hanno un ruolo importante. Così, la serie ha un passo nuovo. Le donne, Patrizia e Azzurra, continuano ad avere un ruolo. Crescono, militarmente e strategicamente, in mezzo a degli uomini bambini. Poi le regole del potere: tempo e pazienza. Il potere si deve costruire, non si ottiene con la fama, a differenza dei giovani che comprendono solo il presente, l’attimo. E un racconto che non ha paura di declinare il collasso del Paese. E Gomorra non ha paura di raccontare la verità. Una serie tv? Intrattenimento? Certo. Ma una serie che fissa in volto il puzzo dei soldi. Raccontando una sintassi del nostro tempo. Questo è Gomorra 4. Questo è Gomorra». Basterebbero le parole di Roberto Saviano, nel messaggio proiettato durante la presentazione in anteprima dei primi due episodi della quarta stagione – diretti da Francesca Comencini – , a far capire cosa sia e cosa sarà ancora Gomorra.

Un video condiviso da Roberto Saviano su Instagram.

Nei nuovi episodi – dal 29 marzo, ogni venerdì su Sky Atlantic -, il protagonista è un potere differente, che si insinua nella società, per così dire, sana. Con i fili della sceneggiatura capaci, senza scordare le precedenti stagioni, di far evolvere inaspettatamente i personaggi. Del resto, ogni stagione di Gomorra ha un proprio carattere. E qui, come hanno sottolineato i protagonisti, c’è lo spaesamento. I personaggi si ritrovano in realtà che non conoscono, con un mondo interiore che viene fuori, sorprendendo prima loro e poi il pubblico. «Anche questa volta abbiamo vissuto uno spaesamento, sia noi registi che gli interpreti», ha confidato Claudio Cupellini, regista degli ultimi due episodi, «Le strategie sono cambiate, e la sensazione è che si fosse giocata una bella partita a scacchi, tra i vecchi personaggi e i nuovi. Genny non avrebbe potuto essere uguale a sé stesso, e allora entrano in gioco figure che si accordano perfettamente a lui. All’apparenza può sembrare una serie diversa, ma poi, nel nocciolo, ho ritrovato Gomorra anche quest’anno».

Cristiana Dell’Anna e Marco D’Amore sul set di Gomorra 4.

Se, alla fine della terza stagione, avevamo perso il suo Ciro, Marco D’Amore non ha lasciato l’universo di Gomorra, diventando anche lui regista di alcune puntate, insieme ad Enrico Rosati e Ciro Visco. «Sono parte di un vivaio, una cantera, per dirla alla calcistica. Gomorra ha generato tantissimi talenti. Dagli attori agli operatori di ripresa», dice D’Amore, «Molte personalità hanno avuto modo di germogliare. Bisogna attestarle tutte le eccellenze che ha prodotto. Se sarò stato in grado di restituirle l’eccellenza, lo dirà il pubblico…». Dunque, nei primi due episodi che abbiamo visto in anteprima, è da illuminare quanto siano emerse emozioni differenti, uscendo dagli stereotipi di genere fino ad un’enfatizzazione cinematografica e narrativa. Quest’ultima sorretta da una forte attenzione verso i personaggi femminili. Centrali e determinanti.

Uno scatto condiviso da Ivana Lotito alla presentazione di Gomorra 4.

Da una parte, c’è Cristiana Dell’Anna, alias Patrizia, che ha evidenziato quanto «La cura che c’è stata da parte degli uomini verso le donne, qui, è stata una vera rivoluzione. Non ho mai avuto una fortuna così grande, a lavoro. Il mio personaggio che è cresciuto molto, si ritrova ad affrontare i suoi sentimenti. E non c’è assimilazione all’uomo, gestisce il potere alla sua maniera». Se, Patrizia costruisce il suo dominio autonomamente, Azzurra, interpretata da Ivana Lotito, è la figura centrale su cui lo stesso Gennaro Savastano farà leva per tutta la stagione. «Azzurra ha la forza della libertà: sceglie in modo autonomo di stare accanto a Genny, dandole coraggio, aiutandolo a fargli capire meglio chi sia, sperando che possa usare le sue ”doti” in altre maniere. Non ha paura di nulla, perché ha rischiato di perdere tutto», ha sottolineato l’attrice.

Salvatore Esposito in una scena di Gomorra 4.

Ecco, quindi, le parole del protagonista. Quel Genny Savastano che, al quarto anno, cambia (a suo modo…) pelle. «Lui combatte contro i demoni, vuole cambiare vita, perché vuole dare a suo figlio un futuro diverso», confida Salvatore Esposito, «Questo lo porterà ad indossare una maschera. Ovunque e con chiunque. E la definizione precisa la si avrà solo alla fine. Però, quello che bisogna dire di Gomorra, è quanto sia internazionale. Il male, non è solo a qui. Ma in tutte le città del mondo. Ci sono ombre che sovrastano la luce. Lui ha la luce di cambiare vita, parallelamente lotta con le sue radici». E, se solo alla fine della dodicesima puntata scopriremo quale faccia avrà Genny, arriva l’annuncio, da parte di Riccardo Tozzi di Cattleya, di una possibile quinta stagione: «Si farà. C’è un’idea centrale fortissima, che cambierà tutto. Qualcosa di davvero nuovo». Insomma, bentornati in una (nuova) Gomorra.

Qui potete vedere il teaser trailer di Gomorra 4: 

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