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The Dirt: 5 motivi per vedere il biopic sui Mötley Crüe

Sesso, droga e rock ‘n’ roll, c’è davvero tutto nel film di Netflix dedicato alla band heavy metal

The Dirt
Daniel Webber nei panni di Vince Neil in The Dirt.

SÌ, È DIVERSO DA TUTTI I BIOPIC – È diretto, esplicito, tossico e violento. Non lascia intuire, sbatte in faccia. Se Bohemian Rhapsody accenna e fa intendere quasi per metafore la vita dissoluta di Freddy Mercury, qui, dietro ogni porta che si apre c’è qualcuno che scopa, beve o si droga. Spesso tutte e tre le cose insieme, spesso più di qualcuno. Onesto e reale come solo la pornografia sa essere.

The Dirt
Machine Gun Kelly, Daniel Webber, Douglas Booth e Iwan Rheon.

UNA STORIA NORMALE? NO, SPECIALE – Nessuno mai è nato con una naturale predisposizione a diventare rockstar come quei quattro. Nikki, Tommy, Vince e Mick non potevano, ma dovevano diventare le stelle più luminose. Erano fisicamente, attitudinalmente, istintivamente portati a trovarsi a loro agio sulla lama del rasoio. Ma non è solo una storia di baldorie tra star: è anche una storia di drammi umani, dolore nero e redenzione. Niente è più speciale e sanguinoso della storia di quei quattro ragazzi nati per essere star e sprofondati nel gorgo dell’autodistruzione, tirati a fondo da un’insaziabile mancanza di limiti.

Uno scatto dei veri Mötley Crüe.

C’È IL PRINCIPE DELLE TENEBRE, OZZY OSBOURNE – In un giorno caldo dei primissimi Anni Ottanta (US Festival 1983?), intorno a una piscina di un grande albergo di lusso si incrociano i Mötley e Ozzy Osbourne. Quello che gli vedrete fare in quei pochi minuti di film è fuori da ogni logica, lontano da ogni decenza… e tutto realmente successo. Se i Mötley Crüe erano fuori controllo, Ozzy non sapeva neanche cosa fosse il concetto di limite.

The Dirt
Tony Cavalero è Ozzy Osbourne in The Dirt.

SÌ, È TECNICAMENTE PERFETTO – The Dirt è prima di tutto un film che parla di musica e l’attenzione assoluta con cui sono state ricostruite le sessioni in studio e on-stage è paragonabile a quella usata per Bohemian Rhapsody. Le esecuzioni dietro i tamburi di Machine Gun Kelly/Tommy Lee sono maniacalmente perfette nei movimenti, nel tocco dello strumento, nel portamento. È come se le avesse suonate il Tommy Lee di allora. Chi è un vero fan può risalire all’anno e alla tournée a cui si riferiscono le riprese dai set degli strumenti, dai vestiti e perfino dai movimenti dei musicisti. Un lavoro di ricostruzione di livello assoluto.

The Dirt
The Dirt, una scena del film sui Mötley Crüe.

ROCKNROLL ATTITUDE, BABY – Se prima di tutto The Dirt è un film sulla musica, più di tutto è un film sulla rocknroll attitude che la Los Angeles degli Anni Ottanta esprimeva perfettamente. La musica dei Mötley è unica perchè solo quei quattro ragazzi avrebbero potuto suonarla così. Serviva quel mix di personalità, quella fisicità ma soprattutto quell’attitudine: un distillato di arroganza, talento, spensieratezza autodistruttiva e feroce desiderio di soddisfare ogni appetito. Questo è lo spirito del rocknroll nel suo senso più puro, poi è arrivato Kurt Cobain ed ha rovinato tutto… come avrebbe poi detto il Randy “The Ram” di Mickey Rourke in The Wrestler.

The Dirt
Una scena  di The Dirt.
  • Qui potete vedere il trailer di The Dirt:

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