Andrea Morandi MILANO – Da Top Secret a The Doors, da Top Gun a Heat: sono senza dubbio molti i film da rivedere per celebrare la memoria di Val Kilmer (e non dimenticate Tombstone), ma ne rimane uno sempre in disparte e dimenticato, nonostante rimanga uno dei suoi migliori: Cuore di tuono di Michael Apted. Uscito nel 1992, il film si apre su Badlands di Bruce Springsteen e ci troviamo improvvisamente in macchina con un giovane e arrogante agente dell’FBI, Ray Levoi (un grande Kilmer), spedito da Washington nella riserva pellerossa delle Badlands, appunto, in South Dakota per risolvere l’omicidio di un Oglala di nome Leo Alce Veloce. Ray ha discendenza Sioux di cui si vergogna e viene affiancato da un veterano, Frank Coutelle (Sam Shepard, sempre favoloso) che, insieme al filo governativo Jack Milton (Fred Ward), convengono che il responsabile sia Jimmy Doppio Sguardo, attivista già nel loro mirino.
E qui inizia il primo snodo che unisce cinema e vita, perché Jimmy Doppio Sguardo è interpretato da John Trudell. Chi era John Trudell? Un attivista dei diritti civili della minoranza dei nativi americani, che nel 1972 entra a far parte dell’American Indian Movement, di cui diventa presidente fino al 1979. Nel 1979 la sua famiglia è colpita da una tragedia: in un rogo di origine dolosa nella loro abitazione nella Duck Valley Reservation in Nevada muiono la moglie incinta Tina Manning, i tre figli e la suocera. Da quel momento Trudell inizia a scrivere poesie e canzoni, incide anche molti dischi (uno prodotto da Angelina Jolie, Bone Days, lo ascoltate qui). Basterebbe la sua presenza per dare spessore a Cuore di tuono, ma nel film c’è molto altro, a partire dai duetti tra Kilmer e Graham Greene (che aveva appena girato Balla coi lupi con Kevin Costner).
Nel film – prodotto da Robert De Niro e fotografato da Roger Deakins – vediamo la trasformazione di Val Kilmer, da arrivista agente governativo a ribelle capace di sentire in profondità il dolore del genocidio perpretrato sugli Indiani d’America, un argomento di cui si parla poco, ma che ha numeri spaventosi: almeno quattro milioni di nativi uccisi. Il suo personaggio sognerà anche Wounded Knee, ricordando quella che forse fu una sua vita passata. Attenzione al ruolo interpretato da Trudell perché è ispirato a Leonard Peltier, attivista arrestato nel 1976 e condannato a due ergastoli per l’omicidio di due agenti dell’FBI (mai provati), pena commutata in arresti domiciliari lo scorso 20 gennaio da Joe Biden. Un film assolutamente da rivedere, lo trovate in streaming a noleggio su Prime Video e AppleTV+.
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