in

L’ultima discesa e la storia vera del miracolo di Eric Le Marque

Un giocatore di hockey, la Sierra Nevada e un’avventura incredibile: tutto vero? Sì…

ultima-discesa-storia-vera
Josh Hartnett e Mira Sorvino in un poster de L'ultima discesa, film ispirato a Eric Le Marque.

PARIGI – Eric Le Marque era parigino, ma solo per l’anagrafe. Nato in Francia nel 1969, si trasferì poco dopo a Los Angeles con i genitori e lì cominciò a giocare a hockey negli anni Ottanta. Girò per gli Stati Uniti, prima nel Michigan poi in California, prima di ritornare in Europa dove finì a giocare (addirittura) nella nazionale francese alle Olimpiadi invernali del 1994. L’hockey però lo rese famoso, ma non abbastanza, per farlo diventare veramente conosciuto a Le Marque servì altro, suo malgrado, servì un’avventura ai limiti della sopravvivenza, una follia che poi sarebbe stata raccontata come la storia del «miraculé du froid». Ma perché il 6 febbraio del 2004 partì da solo per la Sierra Nevada con il suo snowboard? E perché il medico che lo operò disse: «Un jour de plus et il n’était plus de ce monde»?.

lultima-discesa-storia-vera
Josh Hartnett nel ruolo di Eric Le Marque ne L’ultima discesa.

Dal XV arrondissement di Parigi al gelo della Sierra Nevada: la strada di Le Marque prima di diventare un libro e poi un film (L’ultima discesa) sembra quella di tanti atleti che girano il mondo. Questa però è una storia differente, una storia che arriva fino all’orlo del precipizio per poi ritornare e venire raccontata al mondo. Il 6 febbraio del 2004 Le Marque parte per fare fuori pista con il suo snowboard, ma si perde e si trova nel gelo senza possibilità di scampo. Poi dissero che fu un miracolo, lo chiamarono il miracolo della montagna, ma Eric ci mise anche del suo per arrivare a quel miracolo. «Ho visto e sentito lo spirito della morte quei giorni, era concreto, era una cosa tangibile», avrebbe scritto poi, nel suo libro, Crystal Clear, un volume che, in fondo, aveva un sottotitolo che già raccontava tutto: The Inspiring Story of How an Olympic Athlete Lost His Legs Due to Crystal Meth and Found a Better Life. 

L'ultima discesa storia vera
Il vero Eric Le Marque sulla copertina del suo libro.

Eric si sarebbe salvato mangiando corteccia di albero e scavando rifugi nella neve, riuscì a trascinarsi fino a un impianto di sci dove lo trovarono – a otto giorni dalla scomparsa – e lo salvarono. Into the wild, ma con il lieto fine. O quasi. Eric perse gli arti inferiori, completamente congelati, ma ritrovò una seconda vita che dopo il libro divenne un film, L’ultima discesa, con Josh Hartnett ad interpretarlo, un’opera che lo stesso Eric volle supervisionare, ma fino ad un certo punto: «Ho seguito Josh sul set, l’ho guidato e consigliato, ma c’erano momenti in cui guardandolo rivivevo il trauma e scoppiavo a piangere». Le Marque oggi gira l’America facendo discorsi motivazionali e raccontando la sua avventura, in montagna ci torna ancora, anche con i due figli e a volte riesce anche a fare snowboard. «Ho visto la morte e sono tornato indietro e adesso, paradossalmente, la mia vita è migliore di prima…». E allora, come direbbero gli anziani qui a Parigi: «Fais ce que dois, advienne que pourra». Fai quel che devi. Accada quel che può.

  • STORIE | Quella volta nel 1985 che Kevin Costner arrivò a Venezia
  • Qui una clip de L’ultima discesa:

 

Lascia un Commento

Una scena di Famosa

Famosa | Arriva in streaming il film d’esordio di Alessandra Mortelliti

Howard e il destino del mondo

Howard e il destino del mondo | Un papero Marvel per quel cult Anni Ottanta