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HOT CORN GUIDE | Da Elvis a Mathieu Kassovitz: 5 film da vedere in streaming

Non sapete cosa vedere in streaming? Nessun problema: ecco qui la nostra guida

Austin Butler è il volto di copertina dei film consigliati da Hot Corn questa settimana con Elvis di Baz Luhrmann
Austin Butler è il volto di copertina dei film consigliati da Hot Corn questa settimana con Elvis di Baz Luhrmann

ROMA – Ormai la domanda è inevitabile: che vediamo questa sera? Film o serie? Un action o una commedia? Risate, animazione o un drama? Dilemma continuo e scelta difficile, tanto che spesso si finisce con il passare il tempo senza scegliere. Non temete, perché ci siamo noi di Hot Corn a consigliarvi alcuni film in streaming da vedere, scelti per voi tra le migliaia presenti sulle piattaforme. Siete pronti? Seguiteci. E se volete consigliarci qualcosa: [email protected].

Tutta la famiglia davanti alla TV. Cane compreso…

numero uno_cinema ELVIS, di Baz Luhrmann – L’arrivo in sala di Priscilla di Sofia Coppola – che ha consacrato la giovane (ma già capacissima) stella di Cailee Spaeny premiata a Venezia 80 con la Coppa Volpi per la Miglior attrice protagonista – ha smosso qualcosa dalle parti di Los Gatos. E quindi ecco arrivare in streaming e in perfetto tempismo lo straordinario (e sempre troppo poco celebrato) Elvis di Baz Luhrmann e con esso la musica, i tormenti e l’ascesa e lenta caduta del Re. In più un Austin Butler da Oscar, nel ruolo della svolta, talmente entrato nella parte che ancora oggi non riesce a levarsi di dosso la voce di Elvis. Un film da (ri)scoprire a ogni costo. Dove vederlo? Netflix

numero dueARGYLLE – LA SUPER SPIA, di Matthew Vaughn – Quello di Argylle è il classico caso in cui non basta un super-cast con almeno quattro Oscar tra premi e nomination e un paio di sorprese – e ve li citiamo tutti: Henry Cavill, Samuel L. Jackson, Sofia Boutella, Bryce Dallas Howard, Bryan Cranston, Catherine O’Hara, John Cena, Richard E. Grant, Sam Rockwell, Ariana DeBose e Dua Lipa – a salvare un film dal fiasco commerciale. Ma si ride e ci sono almeno un paio di grandi momenti action orchestrati alla grande da uno come Vaughn che con Kingsman ha saputo viziare (e bene) il suo pubblico. In streaming ha tutte le carte per sfondare come guilty pleasure. Dove vederlo? Apple TV+

numero tre_cinema FABBRICANTE DI LACRIME, di Alessandro Genovesi – Su Netflix sta letteralmente infrangendo ogni possibile record di visualizzazione in meno di dieci giorni. Un successo annunciato considerando che l’omonimo romanzo del 2021 da cui è tratto a firma Erin Doom è stato uno dei recenti casi letterari dell’editoria italiana. Un orfanotrofio nel Minnesota dove si raccontano, da sempre, storie e leggende a lume di candela, e una relazione complicata tra due adolescenti, fanno il resto. Per chi è in cerca di emozioni. Dove vederlo? Netflix

numero quattro GRAN TURISMO, di Neill Blomkamp – Ancora l’incontro tra videoludico e (tele)filmico dopo i casi recentissimi di Super Mario Bros, Halo, The Last of Us e Fallout, con la leggendaria saga automobilistica (alzi la mano chi non ci ha mai giocato, almeno una volta) portata sul grande schermo da Sony Pictures e distribuita in Italia da Eagle Pictures lo scorso settembre e ispirata a una storia vera. Perché Jann Mardenborough, adolescente giocatore di eSport, è diventato un pilota professionista della Nissan grazie all’esperienza accumulata su Gran Turismo e dopo aver vinto la GT Academy. Ecco la sua storia. Dove vederlo? Prime Video

numero cinque_cinema L’ODIO, di Matthieu Kassovitz – Miglior Regia al Festival di Cannes del 1995, vincitore di tre Premi César e premiato come Miglior Film agli European Film Awards. Kassovitz fa un ritratto coraggioso e folgorante della vita nelle banlieue parigine, il racconto di una giornata nella periferia della capitale francese, attraverso gli occhi di Vinz, Said e Hubert. Rivedere oggi L’odio, a ventinove anni di distanza, fa quasi paura perché in quel film già c’era dentro tutto: dall’apertura su Bob Marley con le parole di Burnin’ and Lootin’This morning I woke up in a curfew») alle pose di Cassel à la Travis Bickle in Taxi Driver, e poi il fuoco delle banlieue, le violenze della polizia, la società multietnica e quel mantra che continua a girare per tutto il film e che paradossalmente risuona oggi più potente che mai: «Il problema non è la caduta ma l’atterraggio». Qui per il nostro Storie. Dove vederlo? Prime Video, The Film Club

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