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Super Mario Bros | Peach, Luigi, Bowser, il Regno dei Funghi e un film memorabile

A trent’anni dal celebre (s)cult cyberpunk, la saga Nintendo torna nel miglior modo possibile

Peach, Mario e Luigi in una scena del film
Peach, Mario e Luigi in una scena del film

ROMA – A capo della sua temibile armata, Bowser, il Re dei Koopa, prende d’assalto il castello dei Pinguotti. L’obiettivo? Conquistare la SuperStella che gli garantirebbe l’invincibilità. A Brooklyn, intanto, i fratelli Mario e Luigi hanno appena aperto in proprio una ditta idraulica. Durante una chiamata di emergenza, i due si imbattono in un sistema di condutture sigillato da una parete e d’improvviso sono risucchiati da un grosso tubo verde: sarà l’inizio di un viaggio straordinario nel Regno dei Funghi. Questa la sinossi di Super Mario Bros – Il film diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic che, a trent’anni esatti dalla prima volta di Mario sul grande schermo – quello (s)cult cyberpunk firmato Annabel Jankel e Rocky Morton del 1993 saputosi comunque guadagnare una buona fetta di appassionati – è pronto a conquistare i cuori di milioni di spettatori-e-nintendiani.

Super Mario Bros è stato distribuito da Universal Pictures nei cinema di tutto il mondo a partire dal 5 aprile 2023
Super Mario Bros è stato distribuito da Universal Pictures nei cinema di tutto il mondo a partire dal 5 aprile 2023

Prodotto da Illumination, Nintendo e Universal Pictures (che ne cura anche la distribuzione world-wide) e con un cast formato da Chris Pratt, Charlie Day, Anya Taylor-Joy, Jack Black, Keegan-Michael Key, Seth Rogen, Fred Armisen, Kevin Michael Richardson, Khary Payton, Sebastian Maniscalco e Charles Martinet – corrispondenti, nella versione italiana, a Claudio Santamaria, Emiliano Coltorti, Valentina Favazza, Fabrizio Vidale, Nanni Baldini, Paolo Vivio, Franco Mannella, Paolo Buglioni, Gabriele Sabatini, Francesco De Francesco e Giulietta Rebeggiani – è un film di grandi attese Super Mario Bros. Lo sa bene Shigeru Miyamoto, il creatore di Mario, che all’indomani dell’insuccesso del film del 1993 dichiarò come: «Il nostro business dei contenuti sarebbe stato in grado di svilupparsi ulteriormente se fossimo stati in grado di combinare il nostro amato software con quello delle risorse video», o in altri termini: servivano la tecnologia e il giusto approccio.

Chris Pratt e Charlie Day danno la voce a Mario e Luigi nella versione originale di Super Mario Bros
Chris Pratt e Charlie Day danno la voce a Mario e Luigi nella versione originale

Ma anche tra i fan, i nintendiani, tutti quelli cresciuti a pane-e-Super Mario Bros tra 8-bit e 16-bit. Una lunga attesa alimentata e lubrificata dall’inaspettato cameo di Bowser nel centro d’ascolto per cattivi di quel Ralph Spaccatutto sempre troppo poco celebrato. Quella semplice immagine permise a un’intera generazione di giovani adulti di sognare e immaginare, di crederci per davvero che un film su Super Mario Bros sarebbe potuto essere possibile. Da allora, per tutti i successivi dieci anni, le voci sul film si sono rincorse. Dapprima il Sonyleaks del 2014 che rivelò come Sony avesse cercato per anni di acquistare i diritti di Mario da Nintendo, poi nel 2016 con la trattativa per il parco a tema tra Universal Studios e Nintendo (il Super Nintendo World, visitabile da quest’anno), da lì in poi fu tutto in discesa.

Jack Black dà la voce a un grande (e spaventoso) Bowser in Super Mario Bros
Jack Black dà la voce a un grande Bowser

Poi gli annunci, l’ottimismo del presidente di Nintendo Shuntaro Furukawa e l’ingaggio di Aaron Horvath e Michael Jelenic che, dopo l’irriverente e fantasioso Teen Titans Go! – Il film, parevano essere l’unica scelta possibile. Il loro approccio a Super Mario Bros può ritenersi però del tutto antitetico al film precedente: «Quando le persone hanno sentito i nostri nomi associati a Mario si aspettavano che avremmo dedicato a Mario lo stesso trattamento avuto per Teen Titans Go!, ma non è così. Per ogni progetto facciamo scelte che corrispondano a ciò che sta cercando il pubblico». Da qui l’intuizione, avallata da Nintendo, di concepire Super Mario Bros come un’origin story per Mario e Luigi sfruttando l’inerzia videoludica del superare livelli non arrendendosi mai tra tentativi e passi falsi, in modo da renderla un tratto caratteriale distintivo, colorato e impareggiabile.

Seth Rogen è Donkey Kong in Super Mario Bros
Seth Rogen è Donkey Kong

E se sarebbe stato effettivamente più semplice – ma bidimensionale – riproporre i ruoli narrativi dei videogame delle origini con Mario e Luigi interscambiabili, impegnati a strappare la Principessa Peach dalle grinfie di Bowser («Thank You Mario, But Our Princess Is in Another Castle» è una frase che i giocatori di Mario conoscono fin troppo bene!), l’intuizione dello script di Super Mario Bros firmato da Matthew Fogel sta tutta nello scambiare i ruoli giocabili di Luigi e Peach in modo da renderla aiutante eccellente ora come alleata e guida di un Mario eroico, testardo e dal cuore d’oro, ora come regnante attiva e primo baluardo di difesa del suo popolo. Non ultimo Bowser («Abbiamo deciso di renderlo parecchio spaventoso, ma anche vulnerabile e divertente»), drammaticamente romantico, e Toad, temerario e spiazzante. Ma sono tutte piccole-e-preziose innovazioni in verità.

Super Mario Bros: un sogno che si realizza per i fan cresciuti a pane e Nintendo

Già da anni Nintendo ha scelto di caratterizzare Luigi come il fratello coraggioso ma spaventevole, Peach come una leggiadra guerriera molto poco arrendevole e Bowser come un villain da incubo. La vera novità sta nella gestione di Donkey Kong di cui ne viene onorato il passato da villain alle origini del franchise, per poi evolvere a spalla comica, alleato e amico. Nel mezzo c’è un Super Mario Bros avvolto in una struttura armonica da gameplay, per livelli, opportunamente adattata al ritmo del cinema d’oggi, piena zeppa di omaggi, citazioni funzionali allo sviluppo narrativo (Donkey Kong, Super Mario World 2, Mario Kart, Super Mario Galaxy, Super Mario Maker) e easter-egg, che non può che scaldare il cuore e regalare ai posteri un film, forse, più adatto ai nostalgici che non ai più piccoli per tono e verve comica, ma certamente memorabile.

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Qui sotto potete vedere il trailer del film: 

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