ROMA – Ah, i fan(atic) e la loro esuberanza. Agguerriti, uniti, irrefrenabili. Disposti a tutto pur di difendere a spada tratta i loro eroi. Come nel caso di quel porcospino blu più veloce della luce, nato nel 1991 dallo studio nipponico Sonic Team, team interno del colosso SEGA. Un successo incredibile capace di andare oltre il videogioco – fumetti, manga, serie, giocattoli – che lo ha portato oggi al cinema, nella versione live action diretta da Jeff Fowler. E pensare che, la produzione di Sonic – Il Film, era partita addirittura nel 2013, prima di essere sviluppata solo nel 2016.

Cosa c’entra i fan? Beh, Sonic the Hedgehog (titolo originale) è stato ricostruito completamente dopo che nel 2019, in seguito al primo trailer, venne fatto “notare” che il design del personaggio c’entrava poco con il porcospino in sneakers della SEGA. Così, colpo di spugna e una produzione che lo ha disegnato da capo, facendo alzare vertiginosamente il budget. Il risultato? Esteticamente riuscito, narrativamente perfetto per un pubblico trasversale. Con una storia che, al netto dell’aspetto più divertente (99 minuti in cui la missione principale è intrattenere, correre e giocare), parla essenzialmente di inclusione, di quel diverso costretto a nascondersi invece che mostrarsi per quello che è.

Sonic (doppiato da Ben Schwartz), arrivato sulla terra perché sul suo mondo lontano non c’era più posto per lui, si ritrova nella più classica provincia americana: villette a schiera, famiglie che si conoscono a memoria, irresistibili golden retriver in giardino. Sentendosi diverso (e molto solo…), si rifugia in una tana sotterranea. Ma come tutti gli adolescenti, non riesce a tenere a freno il suo carattere. Così, una notte, scatena una tempesta elettromagnetica su cui finisce per indagare il terribile ma geniale Dr. Ivo Robotnik, interpretato da un Jim Carrey capace di rubare la scena a tutti, compreso James Mardsen, l’amico umano di Sonic, che lo accompagnerà in un viaggio fino a San Francisco.

Irriverente, spassoso e citazionista quanto basta (simpatico il richiamo a Flash, così come a due eroi contemporanei come The Rock e Keanu Reeves), Sonic – Il Film, tra inseguimenti, colori ed esplosioni, è un enorme videogioco cinematografico capace di placare (finalmente) i fan più ortodossi e, parallelamente, far conoscere uno dei personaggi fondamentali degli Anni Novanta alle nuove generazioni. E allora, con la sua aurea freak, gli occhi grandi e il cuore d’oro, questo Sonic da grande schermo (che si rifà proprio a certe pellicole di genere dei 90s, a cominciare da quel cult incompreso che è Howard the Duck) diventa il divertissement perfetto per i fratelli e le sorelle di tutte le età.
Qui la nostra intervista a Ben Schwartz e a James Mardsen:
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