ROMA – The Continental: Dal mondo di John Wick è raccontato dal punto di vista del direttore dell’hotel, il losco Cormac (Mel Gibson) e segue le vicende di un giovane Winston Scott (Colin Woodell) immerso nella malavita della New York degli anni Settanta. Spettatore interessato dell’inverno del malcontento e l’ascesa al potere della Mafia americana. Le vicende lo porteranno a scontrarsi con demoni della sua stessa pasta per prendere il controllo dell’iconico hotel che funge da punto d’incontro per i criminali più pericolosi del mondo. Sulle loro tracce c’è la caparbia detective KD (Mishel Prada). Ideata da Greg Coolidge, Kirk Ward e Shawn Simmons, la miniserie, divisa in tre parti in streaming su Prime Video, esplora le origini dell’iconico hotel punto d’incontro dell’universo di John Wick.
Tanto che in origine, oltre che trasmessa su Starz (negli Stati Uniti è in onda su Peacock), avrebbero dovuto idearla e dirigerla Derek Kolstad e Chad Stahelski, con la certezza che il medium migliore per le origini della saga cinematografica di John Wick fosse proprio quello televisivo. A non cambiare dalle origini al risultato finale di The Continental, era la presenza del giovane Winston Scott come coscienza del racconto. Da Ian McShane a Colin Woodell la sostanza è la stessa: fiumi di proiettili e botte da orbi dalle coreografie pirotecniche alla base di un concept che, più che cinema da combattimento postmoderno, è un period drama spigoloso e cattivissimo fatto di corruzione, avidità, un’indagine poliziesca intricata e difficile, il meglio della musica anni Settanta-Ottanta.
Ma soprattutto un Mel Gibson titanico a cui bastano letteralmente tre scene per ricordarci perché è stato (ed è) uno dei più importanti volti hollywoodiani dell’ultimo trentennio e perfino un redivivo Peter Greene come comprimario che negli anni Novanta era il volto per eccellenza dei villain machiavellici (Pulp Fiction, The Mask, I soliti sospetti). Unico difetto? Una citazione, a un certo punto di puntata uno di The Continental, che è quanto di più vicino a un caso di appropriazione culturale/cinefila. Quel «Guns, lots of guns» entrata di diritto nell’universo John Wick attraverso Keanu Reeves che – e non ce ne vogliano gli aficionados della quadrilogia action – per quanto ci si provi è e resterà sempre parte integrante dell’illusione di Matrix.
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- VIDEO | Qui per il trailer di The Continental:
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