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La Costola di Adamo | Spencer Tracy, Katharine Hepburn e la battaglia dei sessi

Il film di George Cukor datato 1949? Una sceneggiatura che sembra scritta ieri. Da riscoprire

MILANO – Un letto, due giornali. Da una parte il marito, dall’altra la moglie. In mezzo, la stessa notizia: un tentato omicidio di una donna che spara sei colpi al coniuge dopo averlo trovato nelle braccia di un’altra. «Brava, ha fatto proprio bene», esulta lei davanti all’articolo. «Ma è questo quello che ti hanno insegnato alla facoltà di legge?», ribatte lui. È solo l’inizio di un duello coniugale che proseguirà poi per cento minuti in una pellicola del 1949 e mai tanto attuale: La costola di Adamo.

Spencer Tracy e Katharine Hepburn nella prima scena de La costola di Adamo.

Era la vecchia Hollywood, quella degli anni Quaranta, rassicurante forse, ma che prima di mettere in produzione un film sapeva di aver bisogno di una sola cosa: una buona sceneggiatura. Quella de La costola di Adamo (lo trovate su Prime Video) non è semplicemente buona, ma formidabile: scritta da una coppia, Garson Kanin e Ruth Gordon (che sarebbe diventata Maude in Harold e Maude vent’anni dopo), interpretata da una coppia, Spencer Tracy e Katharine Hepburn, ispirandosi alla reale storia di un’altra coppia, i coniugi William e Dorothy Whitney, entrambi avvocati, che divorziarono per unirsi ai rispettivi clienti in un caso che li vedeva contrapposti in tribunale.

Katharine Hepburn e Spencer Tracy in una foto promozionale dell’epoca.

Scritta così, potrebbe sembrare l’ennesimo legal movie in bianco e nero tendente alla noia e appassito con il passare degli anni, roba da museo per l’era digitale, e invece La costola di Adamo è una montagna russa che si avventura in dialoghi azzardati che riascoltati oggi nell’era del politically correct non varcherebbero nemmeno i cancelli degli Studios: «Ma quando ha cominciato a sospettare che suo marito non l’amava più?»«Diciamo da quando si è messo a bastonarmi», risponde serafica in tribunale l’accusata, Judy Holliday, moglie del fedifrago Tom Ewell che – in un buffo corto circuito di rimandi e citazioni – sei anni dopo avrebbe perso la testa per un’altra donna: Marilyn Monroe in Quando la moglie è in vacanza.

Judy Holliday punta la pistola contro il marito traditore Tom Ewell e Jean Hagen.

Non serve rivelare troppo, la trama è questa, di qui in poi La costola di Adamo più che semplice cinema diventa una gara di bravura tra sceneggiatori e interpreti (Hepburn e Tracy: spettacolo nello spettacolo, tutto nelle sfumature) con George Cukor alla guida che riesce a fare intrattenimento parlando nel contempo di società e relazioni sentimentali, tirando fendenti a destra e manca, tanto che alla fine davvero non viene risparmiato nessuno. La battuta più cattiva? «Gli avvocati non dovrebbero sposarsi fra loro, è una pratica incestuosa, da cui nascono figli idioti. Oppure avvocati». Altro che effetto vintage: c’è più modernità qui dentro che in una serie di Netflix.

  • PODCAST | Katharine Hepburn, il talento di una leggenda di Hollywood
  • LONGFORM | Harold e Maude, l’amore secondo Hal Ashby
  • REVISIONI | Ninotchka, la Garbo ride!

Qui sotto potete vedere il trailer del film 

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