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Attacco alla Verità | I segreti dimenticati di Bush in un inedito da riscoprire

Rob Reiner e un grande cast per un film finito direttamente in streaming. Che va recuperato…

Attacco alla verità
James Marsden e Woody Harrelson nell'inedito Attacco alla verità.

MILANO – Presentato in vari festival nel 2017, poi annunciato e scomparso, Attacco alla verità – nonostante la regia di Rob Reiner e un cast di tutto rispetto – uscì nelle sale statunitensi soltanto per un unico giorno (in un numero ridotto di sale, per di più nelle maggiori città), per poi essere distribuito direttamente online tramite DirectTv Cinema. In Italia ora è disponibile in streaming su Prime Video e Apple TV+, non è mai passato al cinema ed è un peccato perché è un film che storicamente può essere piuttosto interessante per chi abbia intenzione di approfondire i retroscena – e le bugie, le molte bugie – che nel 2003 portarono gli Stati Uniti in guerra contro l’Iraq del fu Saddam Hussein.

Shock and Awe
Rob Reiner sul set di Attacco alla Verità

Rob Reiner (quello del generazionale e indimenticabile Stand By Me, ma anche l’uomo dietro Harry, ti presento Sally) è un regista amante dei grandi cast, che si era peraltro già mostrato attento alla politica: in senso lato nel meraviglioso Codice d’onore (Jack Nicholson, Tom Cruise & Demi Moore), in chiave sentimentale con Presidente – Una storia d’amore (Michael Douglas, Annette Bening, Martin Sheen) e in maniera originale in LBJ, il suo penultimo film in cui ci avvicinava alla figura di Lyndon Johnson nei giorni immediatamente successivi alla morte di J.F. Kennedy.

Harrelson e Marsden scherzano sul set.

Sulla falsariga di Il caso Spotlight, con cui condivide diversi elementi e meccanismi narrativi, Attacco alla verità ci porta nella redazione della Night Ridder – allora la seconda compagnia americana nella produzione e distribuzione di quotidiani- negli anni che intercorrono tra l’attentato alle Twin Towers dell’11 settembre 2001, il conseguente attacco all’Afghanistan e, poi, la seconda guerra dell’Iraq, una guerra portata contro il nemico Saddam, che l’amministrazione Bush presentò a suo tempo come un’azione inevitabile, risolutiva e rapida.

Attacco alla verità
Harrelson in un altro momento di Attacco alla verità.

Se sulle previsioni temporali sono le cronache odierne smentire l’ex-presidente USA, il film ci mostra invece le bugie – di cui ormai è stata dimostrata la falsità- che vennero propagandate dal Segretario di Stato Colin Powell, dal Presidente George W. Bush e, sorprendentemente, da tutti i quotidiani e mezzi d’informazione dell’epoca, compresi Washington Post e New York Times. Fu come se gli Stati Uniti, scossi dal traumatico evento dell’11 settembre, avessero smesso di comportarsi come la democrazia più compiuta del mondo, per trasformarsi in una macchina reazionaria e irrazionale, che giocò ad alimentare la paura dei concittadini.

La tesi del Governo era semplice (e chi c’era la ricorderà): Saddam è amico dei terroristi di Al-Qaeda, li ospita e li protegge, forse ha collaborato con loro all’organizzazione dell’attentato e, non pago, sta provando a raggiungere le tecnologie necessarie per produrre ordigni atomici. Conseguenza? Il dittatore va detronizzato. Tesi ridicole per chi le sente oggi, ma anche per gli addetti ai lavori di allora. Eppure l’opinione comune non la formano gli studiosi, gli esperti o gli scienziati, ma le voci che spesso portano soluzioni semplici a problemi complessi, soluzioni spesso violente e inadatte, ma che più vengono ripetute, più sembrano essere vere a tutti.

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Tommy Lee Jones in una scena di Attacco alla Verità

Tutti, sì, tranne due giornalisti e il loro direttore: rispettivamente Jonathan Landay (Woody Harrelson), Warren Strobel (James Marsden) e Jon Walcott (lo stesso Reiner). Loro hanno capito il trucco e devono combattere contro i giganti dell’informazione per farsi credere, ma ancor prima devono imparare a credere loro stessi a quello che stanno sostenendo. Doveroso raccontare questa storia, imperativo conoscerla. Il difetto del film resta quello di non essere in grado di fare una scelta rispetto al punto di vista da cui osservare i fatti, ma rimane uno dei pochissimi esempi di cinema a cimentarsi su materiale ancora politicamente caldo. Da segnalare nel super cast anche la presenza di Jessica Biel, Milla Jovovich e Tommy Lee Jones. Recuperatelo.

  • VIDEO | Qui per Attacco alla Verità:

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