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Venezia 76 | Roger Waters, la politica e quel compleanno alla Mostra

Dai Pink Floyd a Us + Them: il 6 settembre, giorno del suo compleanno, al Lido arriverà anche lui

Un dettaglio del poster di Us + Them di Roger Waters e Sean Evans.
Freshly Popped

VENEZIA – Venezia, la luna e tu: a ciascuno la sua Mostra, in fondo è da sempre questo il bello del Lido. Così, se da una parte ci saranno i cacciatori di autografi e selfie con divi come Kristen Stewart e Brad Pitt o Robert Pattinson e Joaquin Phoenix (auguri vivissimi con quest’ultimo), dall’altra ci sarà invece chi farà la fila per vedere due divi divenuti leggenda, apparentemente fuori luogo e fuori tempo massimo: Mick Jagger per The Burnt Orange Heresy e un altro signore che quasi quarant’anni fa portò a Cannes il suo The Wall assieme a Alan Parker: Roger Waters. Ma perché Roger Waters e perché proprio Venezia? Perché dal 7 al 9 ottobre arriverà in sala il suo documentario, Us + Them, diretto assieme a Sean Evans.

Roger Waters in un momento di Us + Them.

Così l’ex Pink Floyd ha pensato bene di passare dal Lido per raccontare un’opera che non è semplicemente un documentario musicale o un concerto filmato: «No, no, non è il classico concerto rock», ha spiegato Waters, «alcuni spettatori potrebbero anche cantare durante la proiezione, e va benissimo, certo, ma molti piangeranno ed è quello che spero davvero. Us + Them è un invito all’azione. Oggi l’uomo si trova ad un bivio: far sì che l’amore sia l’elemento che ci unisce, sviluppare la nostra capacità di entrare in empatia con gli altri e agire per il bene del Pianeta, oppure rimanere insensibili e continuare, come pecore, a percorrere la nostra marcia omicida verso l’estinzione. Us + Them è un voto all’amore e la vita».

Il film è il risultato delle riprese fatte durante l’ultimo tour di Waters: nel corso degli ultimi due anni, il musicista ha infatti suonato in 156 concerti davanti a più di due milioni di persone, dall’Australia al Messico, dal maggio 2017 a Kansas City, in Missouri, fino al dicembre del 2018 a Monterrey, in Messico. «Questo è davvero un grande film», ha spiegato Sean Evans, co-regista, «perché è un’incredibile performance messa a punto con cura, densa di emozioni e significato. Non pensavo fosse possibile, ma credo che abbiamo superato The Wall».

Difficile superare il mito, ma senza dubbio Us + Them è qualcosa di più, è la celebrazione di un uomo che in una fase di eccesso di politically correct non ha paura di prendere posizioni radicali. Un esempio? Postare un rabbioso video di due minuti su Twitter in favore di Julian Assange (lo potete vedere qui sopra), accusando Twitter di essere parte di un sistema di Grande Fratello à la Orwell e chiudendo il tutto con un bel «motherfuckers». Insomma, ci sarà da divertirsi, anche perché proprio il 6 settembre George Roger Waters festeggerà anche il suo compleanno. 76 anni e non sentirli. Lunga vita.

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