MILANO – Travolgente, unico, speciale. Potremmo provare a definire Robin Williams in molti modi, ma forse nessuno renderebbe fino in fondo giustizia al suo talento immenso. E là dove falliscono le parole, arriva un documentario che appartiene alla serie Artist to Icon, dedicata alle grandi star come Tom Hanks e Julia Roberts in prima visione su Sky Arte (canali 120 e 400 di Sky) e disponibile su NOWTv. Il documentario riporta Robin sul piccolo schermo e accorcia la distanza con il mito, perché ripercorre la storia di Williams e l’ascesa che lo ha portato ad essere non solo una star ma una vera icona pop.
Attraverso le parole di Gale Hansen, co-protagonista de L’attimo fuggente, i racconti dell’amico e comico Rick Overton, gli aneddoti di David Misch, già sceneggiatore di Mork & Mindy, e i ricordi di molti altri amici e colleghi si compone un ritratto potente, onesto e affettuoso di un artista purissimo. Capace di raggiungere altissime vette professionali e di abbracciare un pubblico composto da più generazioni, senza però mai abbandonare quella scintilla di follia, che lo stesso Robin considerava un dono prezioso.
«Chi vi ricorda Robin Williams? Nessuno. Questo significa essere un mito». Questa non a caso è la frase tormentone che gira e rigira nel documentario, che esplora la vita personale ed artistica dell’attore, giudicato fin da subito come un predestinato al successo viste le sue eccellenti doti comiche e drammatiche, ma non nasconde le ombre più nere che hanno più volte rischiato di inghiottire una gloriosa carriera popolata da interpretazioni fantastiche, improvvisazioni da fuoriclasse e personaggi memorabili, tutti saldamente aggrappati al nostro cuore.
C’è l’uomo, il mito, la leggenda, l’icona in un crescendo che colpisce allo stomaco e rischia più volte di portarci alle lacrime, perché Williams è stato un personaggio larger than life, un attore maestoso ma è (non era, attenzione) un punto di riferimento indiscusso nell’immaginario collettivo. Così resta un rimpianto e una consapevolezza dolceamara: anche se lo abbiamo perso troppo presto, Robin ci ha lasciato un regalo immenso attraverso i suoi film e i suoi personaggi. E noi per questo gliene saremo sempre eternamente grati.
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