CANNES – «Santo cielo, ci risiamo». Taron Egerton cerca di trattenere le lacrime davanti alla stampa, qui a Cannes, ma proprio non ci riesce. Per la seconda volta in due giorni inizia a piangere. Ha iniziato con i tre minuti di applausi dopo la proiezione di Rocketman, in cui interpreta Elton John. La notizia ha fatto il giro del mondo e il ventinovenne gallese, prova a schermirsi: «Dai, smettiamola con questa storia». Gli occhi lucidi, però, dicono tutt’altro. In fondo, potrebbe essere questo il ruolo della vita che per molti colleghi non arriva mai. Un ruolo, racconta ad Hot Corn, che aspettava dai tempi della scuola d’arte. Ora, quel momento è arrivato e se lo gode a pieno. Lacrime e sorrisi.
CANNES «La Prima del film è stato il giorno più felice della mia vita. Mi avete accolto come una rockstar, rendendomi felice. Sono orgoglioso di non proporre il solito biopic, ma una storia con licenze poetiche e canzoni reinterpretate. Ci ho messo il cuore e il pubblico ha risposto bene».
ELTON, AL CINEMA «Il ruolo? Dare il volto a Elton John senza renderlo perfetto era un rischio che mi ha spaventato, ma sono contento che questo progetto se lo sia preso a cuore, perché alla fine ne abbiamo catturato l’essenza. Lui è un’idea, un fenomeno globale e le sue canzoni fanno da sottofondo a momenti significativi della nostra vita. Quindi ho sentito tutto il peso del ruolo ma anche l’onore di raccontarlo».
ELTON, L’AMICO «Sono felice di considerarlo ormai un amico, la persona più gentile e affettuosa che abbia mai incontrato in vita mia. Ho speso tanto tempo a parlare con lui, preparando la parte, a chiacchierare di qualsiasi cosa. D’altronde a lui puoi chiedere tutto e lui ti risponde senza remore, su ogni argomento. Sono sempre stato fan della sua musica anche perché se ne ascolti solo le parole ti redi conto che sono un’autentica poesia».
JOHN REID «Non lo considero un personaggio cattivo o machiavellico, in una coppia non c’è un eroe e un villain. Sono solo due persone attratte l’una dall’altra che hanno iniziato una storia, ma poi finita male. Richard Madden, che lo interpreta, ora è diventato davvero il mio migliore amico e non potrei esserne più contento».
ACADEMY NIGHT «L’Oscar come per Bohemian Rapsody? Una domanda tremenda. L’essere associato ad un talento eccezionale come Rami Malek mi commuove. È un attore enorme e ha ottenuto un riconoscimento meritato perché quel film è diventato un fenomeno, oltre che puro intrattenimento. Rocketman è un musical, non un biopic quindi – seppur grato per il paragone – il confronto non regge, significa solo che c’è grande richiesta da parte del pubblico di questo genere di storie».
QUEL SUSSURRO «Non posso dire cosa mi ha detto Elton all’orecchio sul red carpet dell’anteprima, voglio che rimanga tra noi per preservare l’integrità di quel momento. Mentre guardavamo poi il film io non facevo altro che sbirciare nella sua direzione per rendermi conto che per tutta la proiezione toccava la spalla o il ginocchio di Bernie Taupin, il suo paroliere (nel film Jamie Bell, ndr.). Tra loro l’emozione era palpabile. Posso solo dire che è rimasto contento del film».
- Qui potete vedere il trailer di Rocketman:
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