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Pinocchio | Ma com’è la versione del burattino di Robert Zemeckis?

La versione del regista di Polar Express? Ammalia, ma in realtà non convince affatto…

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Robert Zemeckis firma la nuova versione di Pinocchio

MILANO – Le storie che amiamo e che attraversano intere generazioni diventano dei classici, rimangono tali grazie alla forza dei loro messaggi e a quella magia che si fa sempre più famigliare ogni volta che torniamo a guardarli o li troviamo per caso in TV. Succede spesso, soprattutto con i cartoni animati che hanno accompagnato l’infanzia di ogni bambino. La storia del burattino di legno uscito dalla penna di Carlo Collodi è una di queste. Pinocchio continua ad essere uno dei classici Disney più amati dal lontano 1940 e ora, dopo più di ottant’anni, torna in una nuova veste disponibile su Disney+ per la regia di Robert Zemeckis e con protagonista Tom Hanks nei panni di Geppetto. Ma ne avevamo bisogno?

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Tom Hanks in una scena di Pinocchio

La storia di Pinocchio ha ispirato negli anni molteplici rifacimenti ma oggi, complice forse un’attitudine a realizzare live-action dopo live-action versioni sempre più moderne delle animazioni che conosciamo, diversi registi si sono cimentati in sue versioni contemporanee, quasi d’autore. Ci è passato per primo il Pinocchio di Matteo Garrone con un grande Roberto Benigni e a fine anno toccherà all’adattamento in stop-motion di Guillermo del Toro. Ma adesso è il turno di Zemeckis, il regista di cult come Cast Away e Forrest Gump che a inizio secolo ha rivoluzionato l’animazione per bambini con il suo Polar Express. Garanzia di un incredibile successo? Più o meno. Quella del regista è una vittoria a metà, esattamente come per Hanks, reduce da un’interpretazione che non ha convinto tutti in Elvis.

Nel Paese dei Balocchi

Il Pinocchio Zemeckis vorrebbe essere una live-action, ma di “live” ha ben poco. Il digitale è ancora padrone per animare il burattino, il grillo parlante, il gatto e la volpe e anche per dare un’aria fatata e da fiaba ai personaggi più veri, quelli umani. Colori pieni di vita e di calore che tingono ora la bottega di Geppetto, ora il villaggio e il Paese dei Balocchi. Persino Monstro, la balena che intrappola padre e figlio nel suo stomaco e che qui tutto sembra tranne che una balena, pare davvero uscita da una fiaba. Ma le scenografie e le ambientazioni che, tutto sommato, riescono a trasportarci in un altro tempo e in un luogo, non bastano a sopperire a ciò che realmente manca al film – e che è mancato a tutti coloro che hanno provato a rifarlo in precedenza.

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La fata turchina di Zemeckis

Su tutto, quello che manca è un motivo valido per realizzarne una nuova versione. Ne avevamo bisogno? Non particolarmente, a meno che regista e produttore non si fossero decisi a creare qualcosa di sorprendentemente diverso da ciò che già conosciamo. Invece è tutto ancora qui, solo con un vestito nuovo fatto di CGI brillante, dialoghi più moderni e un finto accento italiano che Hollywood continua imperterrita a inserire nei suoi film nonostante ne sembri solo una parodia. Zemeckis si perde nei momenti della storia che ama e prova a farli amare anche a noi facendoci rimanere lì un po’ di più, ma il risultato è che il film risulta solo essere di mezz’ora più lungo e della magia originale si percepisce solo l’ombra.

Una scena di Pinocchio

Il messaggio che Collodi aveva voluto affidare al suo burattino è semplice quanto potente, altrimenti non avrebbe resistito la prova del tempo. Un monito ai bambini di essere sempre sé stessi perché le opinioni dei coetanei sono meno importanti della propria personalità e della propria coscienza. Parla di crescita, di scelte sbagliate, di comprendere i propri errori e di verità. E tutto questo non aveva realmente bisogno di mettersi un vestito nuovo per apparire più accattivante a un pubblico più moderno. Il Pinocchio di Zemeckis è un’altra meteora nell’universo degli adattamenti live-action che esiste a sé e per sé, senza nulla aggiungere o togliere al materiale di partenza. Non è un male in tutto e per tutto, ma avremmo preferito vedere altro.

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Qui il trailer di Pinocchio:

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