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Nir Bergman: «Noi Due, il mio road movie sulla paternità, tra Charlie Chaplin e Tel Aviv»

La regia intuitiva, Gloria di Umberto Tozzi e il lavoro con gli attori: il regista si racconta a Hot Corn

Nir Bergman
Nir Bergman, il regista di Noi Due

ROMA – «Per me il film è sulla paternità. Piangevo sempre quando leggevo la sceneggiatura perché per me quando sono diventato padre per la prima volta è stato come vivere il momento più drammatico della mia vita. Sembrava ed è ancora così fragile ai miei occhi anche se ora ha 18 anni! Voler proteggere tuo figlio è la cosa più normale ma anche l’importanza di saper lasciare andare è importante. Il film è su entrambi questi aspetti». Nir Bergman racconta così a Hot Corn quello che per lui è il cuore di Noi Due, film con protagonisti Aharon, ex disegnatore di talento, e Uri, figlio affetto da autismo per il quale ha rinunciato alla carriera per dedicarsi totalmente al lui. Una commedia on the road che riflette sull’amore, sulla libertà e sulle fragilità che abitano dentro ognuno di noi.

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La video intervista a Nir Bergman è a cura di Manuela Santacatterina:

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