Martina Barone ROMA – Il trionfo a Venezia? Merito di Luca Marinelli, certo, ma anche di un intero cast che si è affidato alla visione personale e unica di un regista del talento di Pietro Marcello. A emergere tra i molti nomi di Martin Eden, persi tra letteratura e lotta di classe, ecco così quello di una giovane promessa del nostro cinema: Denise Sardisco, attrice siciliana che vedremo anche nel nuovo film di Ficarra e Picone e che interpreta il ruolo di Margherita, ragazza infatuata dello scrittore, pronta a stargli accanto, dall’inizio alla fine. Qui l’attrice racconta a HotCorn l’esperienza sul set, tra passioni e red carpet.
IL REGISTA «Aver lavorato con Pietro Marcello mi sembra ancora oggi un’esperienza surreale. Ho sempre sognato di recitare così, per questo girare Martin Eden è stato un regalo. Siamo partiti dalle prove al teatro Bellini di Napoli, ci siamo preparati sull’analisi della sceneggiatura e sul set non ho mai smesso di imparare. La scenografia poi è stata una parte fondamentale, come l’aiuto che mi ha dato poter interpretare Margherita in maniera cronologica, creando quella differenza tra l’avvicinamento dell’inizio e il ritrovare Martin Eden nel finale…».
IO E MARINELLI «Luca? Un attore camaleontico. Non fosse per l’aspetto fisico che lo rende riconoscibile, ogni volta che recita per me potrebbe essere qualsiasi altra persona. Diventa il personaggio che in quel momento sta interpretando. Un film in cui mi ha colpito particolarmente? Direi Ricordi? di Valerio Mieli. Ma anche il suo ruolo in Non essere cattivo mi è rimasto molto impresso. Un talento di cui non si può che apprezzare il lavoro».
IO & VENEZIA «Il mio percorso alla Mostra è stato breve, ma intenso. Ho incontrato di nuovo il cast, ci siamo preparati insieme per la première. Un’emozione che non si può spiegare: vedere il proprio lavoro presentato in una cornice come Venezia, che non solo è uno dei maggiori eventi cinematografici al mondo, ma è anche qualcosa che appartiene alla nostro Paese e che permette, però, una veduta allargata su una grandissima fetta di pubblico. È stato bello, ma anche una fortuna per me che sono agli inizi della mia carriera».
LA SPAGNA «Un’attrice a cui mi ispiro? Penélope Cruz. Adoro il suo spirito. Ed è un amore che mi lega a lei e a tutta la Spagna, un posto in cui vado spesso fin da bimba. Mi piacciono i loro costumi, la loro cultura, il loro calore. Un po’ si avvicina anche al nostro modo di essere, ma portato a mille».
IL MIO GENERE PREFERITO «Credo sia il sogno di tutte le attrici quello di poter girare un film in costume, per questo sono contenta di aver girato Martin Eden. Quindi direi che, in parte, una delle mie fantasie è stata realizzata. In generale, mi piacerebbe poter partecipare a ruoli al di fuori degli stereotipi, che non guardino solo alla vita quotidiana. Ho comunque un grande rispetto per ogni genere, non ho pregiudizi, quando mi affido a un lavoro la cosa che cerco di capire è cosa quel progetto mi regalerà e cosa potrò regalare io a lui. Da chi vorrei essere diretta? Pedro Almodóvar».
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