MATERA – «Ero a Londra per consegnare i BAFTA. Mi arrivò una telefonata in albergo dalla produttrice di Bond, Barbara Broccoli. Mi disse che voleva incontrarmi. Avevo già fatto il provino a Los Angeles ma non pensavo mi avessero preso, pensavo a uno scherzo. È così che è iniziata una delle avventure più belle della mia vita professionale». Maria Grazia Cucinotta, in occasione dell’anteprima a Matera di No Time To Die (qui la nostra recensione) – dove ha ricevuto il premio I Sassi d’Oro per il suo contributo alla saga di 007 – ha raccontato a Hot Corn come si è ritrovata protagonista di una delle sequenze iniziali più memorabili dei film di James Bond ne Il mondo non basta di Michael Apted in cui interpreta una letale Bond Girl, Giulietta Da Vinci, assoldata per uccidere il Bond di Pierce Brosnan. Ma l’attrice ci ha anche confessato che per il prossimo Bond vorrebbe che fosse ancora un uomo ad interpretare l’agente con la licenza di uccidere e che la forza e il successo duraturo della saga risiedono nel fatto che Bond è «umano, vero, senza maschere».
- No Time To Die: la recensione
La video intervista a Maria Grazia Cucinotta è a cura di Manuela Santacatterina:
Lascia un Commento