Emiliano Dal Toso Ma perché ci piace tanto Shailene Woodley? Romantica e inquieta, passionale e battagliera, l’attrice ventisettenne californiana oggi è un simbolo dell’emancipazione femminile nell’epoca segnata dal Time’s Up. Come per Kristen Stewart, autentica icona femminista degli Anni Dieci, la popolarità è arrivata grazie a un prodotto per young adult: infatti, Divergent è il suo Twilight, la saga sci-fi che l’ha fatta entrare nel cuore di adolescenti e ventenni di tutto il mondo. Diversamente dalla Stewart, però, il suo percorso non presenta svolte inattese verso l’autorialità: Shailene nasce completamente indie, alternativa, incontaminata.
Pensatela giovanissima e ribelle in Paradiso Amaro, il ruolo che a diciannove anni le ha cambiato il destino, e ricordate quel rapporto complicato con papà Clooney, tutte quelle sfumature d’amore sottintese e mai esposte. Recuperate poi il teen movie irregolare per eccellenza, ovverosia il magnifico The Spectacular Now, dove confronta i propri scheletri nell’armadio con quelli del coetaneo Miles Teller, adolescenti già in lotta con i demoni.
Non è un caso che Gregg Araki, uno dei “cattivi maestri” del cinema americano che ha ritratto senza pietà la Generazione X degli Anni Novanta, l’abbia scelta per lo scioccante White Bird: nel testa a testa con mamma Eva Green, Shailene interpreta il suo ruolo più “sgradevole”, qui conosce l’inferno dei rapporti umani, le perversioni, ma anche il paradiso dei sensi, il piacere. L’adolescente acerba diventa così una giovane donna, autonoma, libera.
E Colpa delle stelle non fa altro che certificare l’abilità di un’attrice dotata di una complessità drammatica che appartiene soltanto alle migliori interpreti: i suoi personaggi non sono mai netti e definiti, ma sempre stratificati, in tensione tra coraggio e scoramento, tra indomita forza d’animo e fragilità sottopelle. Arriviamo così al momento della consacrazione: Jean Marc-Vallée le permette di recitare a fianco di Nicole Kidman, Laura Dern e Reese Witherspoon, dive che da bambina l’hanno fatta innamorare del cinema, e che nella dolentissima Big Little Lies compongono insieme a lei un quartetto d’archi in rosa destinato a lasciare un segno indelebile nell’evoluzione della serialità.
Le battaglie che Shailene intraprende sullo schermo sono accompagnate da un’attività politica e ambientalista nella vita reale: nell’ottobre 2016 viene arrestata durante la Giornata del Popolo Indigeno per aver partecipato alle proteste pacifiche della comunità Sioux contro un progetto per un oleodotto in North Dakota. Forse il miglior biglietto da visita per presentare la sua Tami Oldham di Resta con Me, in sala dal 29 agosto: senza dubbio, la prova fisica più estrema della sua ancora breve ma densissima carriera. Ma anche un altro ritratto di donna che non muore, che combatte fino all’ultimo, nel nome dell’amore.
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E se proprio non riuscite a fare a meno di Shailene Woodley, potete rivedere i suoi film su CHILI: da Paradiso Amaro a Divergent, fino a White Bird, Colpa delle Stelle e The Spectacular Now. Ah, e trovate anche la serie HBO Big Little Lies!
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