MILANO – Shakes, John, Michael e Tommy. Quella vita difficile durante le estati bollenti di Hell’s Kitchen. Quell’energia che da adolescenti è difficile gestire, il desiderio di evadere, prendersi beffe di ciò che succede, dividendosi tra chiesa e bravate, tra padri veri e padri delinquenti. Fino al momento in cui tutto si interrompe. L’incanto si spezza e, bruscamente, l’adolescenza si trasforma in un incubo. Sleepers di Barry Levinson – ora lo trovate in streaming su NOW, Prime Video e Apple TV+ – film d’apertura a Venezia nel 1996 e tratto dal romanzo autobiografico di Lorenzo Carcaterra, racconta il trauma eterno di quattro ragazzi vittime di violenze, umiliazioni e abusi sessuali nel riformatorio maschile Wilkinson da parte dei sorveglianti, rinchiusi per diciotto mesi dopo aver ferito un passante in seguito al furto di un carrello degli hot dog.
Una ragazzata che porta a un omicidio e, a sua volta, un omicidio che determinerà le esistenze stuprate di ciascuno di loro. Molti anni dopo, John e Tommy, criminali al servizio del boss King Benny (Vittorio Gassman, in una delle ultime interpretazioni), si vendicheranno del terrificante pedofilo e psicopatico Sean Nokes (un agghiacciante Kevin Bacon, prima di Mystic River), giustiziandolo in una tavola calda. Saranno assolti grazie alla testimonianza deposta a loro favore da padre Bobby Carillo (un fantastico Robert De Niro, come quasi sempre), unica figura adulta di riferimento possibile in un percorso di crescita che non ha concesso sconti e perdono.
Poco amato dalla maggior parte della critica e discusso per il suo messaggio vendicativo, Sleepers è invece un potente racconto di formazione che è troppo ingeneroso dimenticare. A partire dalle straordinarie interpretazioni di un cast stellare, tra cui si distinguono anche un incisivo avvocato come Dustin Hoffman nel ruolo del difensore di John e Tommy, Sandy Snyder, alcolizzato e drogato, e un combattivo Brad Pitt (Michael da adulto), pubblico ministero che indirizzerà la causa sui binari della non colpevolezza, facendo così dichiarare innocenti i suoi amici di gioventù.
Perché Sleepers – il titolo si riferisce ai ragazzini del riformatorio destinati a diventare criminali – non è solo un film sulla perdita dell’innocenza, ma sull’impossibilità di seppellire il passato, i propri mostri. Il destino dei protagonisti, seppur diverso, terrà sempre conto dell’orrore che hanno dovuto subire. E a ventisei anni dall’uscita, oggi sorprende che il film sia stato maltrattato a causa di un dibattito morale. Certo, la vendetta messa in atto dai protagonisti truccando le regole processuali ha il sapore di un lieto fine, ma il compito del cinema non è quello di dare lezioni di etica, ma di penetrare nei nostri demoni e nel nostro rimosso. E pochi film meglio di Sleepers riescono a farlo…
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Qui sotto potete vedere il trailer del film
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