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La Bella Stagione | La Sampdoria di Vialli e Mancini e quel racconto di formazione

In un nuovo documentario Marco Ponti rievoca la grande Sampdoria degli Anni Novanta

Roberto Mancini e Gianluca Vialli ne La Bella Stagione.

MILANO – Dopo il bel documentario su Carlo Mazzone, Come un padre, e quello su Gigi Riva, Nel nostro cielo un Rombo di Tuono, ancora una volta il cinema fa visita al calcio. In questo caso il documentario si chiama La Bella Stagione, racconto della Sampdoria di Vialli e Mancini che nel 1991 vincerà lo scudetto e pochi mesi arriverà anche in finale di Coppa dei Campioni con il Barcellona. Il film è il racconto di quella cavalcata attraverso le voci dei giocatori e dei membri dello staff che vissero quei giorni ma anche dei giornalisti che ne scrissero, tra materiali di repertorio inediti ed esclusivi e due ospiti d’eccezione: Gianluca Vialli e Roberto Mancini.

La Bella Stagione
Vialli e Mancini in una scena de La Bella Stagione.

Una storia durata una vita, oltre trent’anni, una storia che dal campo poi continua nella vita di tutti i giorni e poi di nuovo sul campo fino alla notte magica di Wembley, nell’estate del 2021 quando l’Italia diventa campione d’Europa dopo oltre quarant’anni con Mancini in panchina e Vialli e Lombardo nello staff. La cornice narrativa de La bella stagione – che vedremo a Torino all’interno del festival – è costituita dal presente e dal passato di Vialli e Mancini in Nazionale, tra le delusioni di Italia ’90 con Azeglio Vicini e il trionfo a Euro 2021. Successi sportivi e traguardi, ma anche sentimenti, amicizia e complicità, tra Boskov e Lombardo.

La bella stagione
I gemelli del gol nel 1991: Vialli & Mancini

Prodotto da Matteo Rovere e Leonardo Godano per Groenlandia con Rai Cinema, il documentario arriverà nei cinema per quattro giorni, dal 28 novembre al 1 dicembre, e nel cast – oltre ai Gemelli del Gol – annovera giocatori come Cerezo e Pagliuca, Pari e Nuciari, Mannini e Vierchowod. Un modo unico per rievocare l’epica di una stagione mai dimenticata e che nemmeno quel goal di Koeman nei supplementari riuscì minimamente a scalfire…

 

 

 

 

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