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Il Corsetto dell’Imperatrice | La Sissi di Vicky Krieps? Malinconica, crudele ed ironica

Marie Kreutzer firma un film elegante che parla a tutte le donne e gioca con la forma classica del biopic

Vicky Krieps è Sissi ne Il Corsetto dell'Imperatrice

ROMA – «Più stretto!». Un’ossessione quella dell’Imperatrice Elisabetta d’Austria per la misura della sua vita. Ogni mattina lo stesso rituale: una governante doveva tirare i lacci del suo corsetto il più stretti possibile, misurarne la circonferenza con un metro e annotare su un taccuino che non ci fossero cambiamenti. Quell’operazione ripetuta sempre uguale nascondeva tutta l’irrequietezza della sovrana che, giunta ai quarant’anni, sentiva il peso di una cifra – considerata per l’epoca importante e spartiacque – in grado di influenzare la sua esistenza. Conosciuta ed idolatrata per la sua bellezza, Sissi deve ora lottare contro quel numero e il suo valore simbolico agli occhi del suo regno e del mondo. Il corsetto dell’imperatrice di Marie Kreutzer – Corsage in originale – parte da qui per tratteggiare un ritratto inedito di una figura storica vista alla luce dei moderni cambiamenti sociali.

Il Corsetto dell'Imperatrice
Una scena de Il Corsetto dell’Imperatrice

Premio Un Certain Regard per la migliore interpretazione al Festival di Cannes 2022 a Vicky Krieps – oltre ad essere il film candidato agli Oscar 2023 dall’Austria -, Il Corsetto dell’Imperatrice è ben distante dalle atmosfere delle pellicole con protagonista Romy Schneider nei panni di Sissi. La sua testardaggine e vivacità sono qui punti di demerito agli occhi dell’Imperatore Francesco Giuseppe d’Austria che non ne capisce i gesti e preferisce la compagnia di giovani donne più facilmente malleabili nel pensiero. «A quarant’anni anni ci si dissolve» sentenzia l’Imperatrice che ha bisogno di sentirsi guardata per vedere nello sguardo altrui riflesso un bagliore della sua bellezza che sente sfuggirle.

Vicky Krieps in una scena del film

Marie Kreutzer realizza un’opera che gioca con il concetto classico di biopic e si diverte ad inserire elementi “disturbanti” o geometrie inusuali per destabilizzare il contesto storico o amplificare le emozioni della sua protagonista. Vicky Krieps si conferma interprete raffinata e intelligente nel saper scegliere ruoli tutto fuorché scontati e dona alla sua Sissi uno spessore inedito, una malinconia e una crudeltà alla pari e un’ironia moderna. Il Corsetto dell’Imperatrice si inserisce in quel filone cinematografico che rilegge figure femminili storiche in un’ottica pop e lontana dall’agiografia. E di esempi ce ne sono diversi: da Marie Antoinette di Sofia Coppola a Miss Marx di Susanna Nicchiarelli, da Spencer di Pablo Larraín a La favorita di Yorgos Lanthimos. Ne è un esempio anche l’uso della musica con brani della cantante francese Camille o versioni di altri più celebri come As Tears Go By.

Il Corsetto dell'Imperatrice
Un’immagine de Il Corsetto dell’Imperatrice

Tra finti svenimenti, caramelle alla violetta, eroina e corse a cavallo, Il Corsetto dell’Imperatrice mette in scena il tentativo di una donna di autodeterminarsi in un mondo che la scruta e la vorrebbe solo immobile su un piedistallo a farsi ammirare. Nessuna opinione, nessuna emozione. Così la Sissi di Marie Kreutzer e Vicky Krieps si ribella a tutto e a tutti. Un dito medio, una sigaretta accesa tra le dita e avanti senza voltarsi per cercare la propria via d’uscita da una gabbia stretta fatta di regole e solitudine. Un film elegante attraversato da un’ironia oscura che parla a tutte le donne.

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Qui sotto potete vedere il trailer de Il Corsetto dell’Imperatrice:

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