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Spencer | Kristen Stewart e la fiaba spettrale di Pablo Larraín su Lady D

Il regista cileno cerca di svelare l’enigma Diana in un dramma psicologico dalle sfumature horror

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Kristen Stewart è Lady D in Spencer di Pablo Larraín

ROMA – «Dove sono?». C’è una principessa che si è persa nel suo stesso regno. Non viaggia su una carrozza, non ha un abito voluminoso o una corona in testa. Guida una porche nera decappottabile e indossa vestiti d’alta mota abbinati ad un paio di occhiali da sole. È la Vigilia di Natale del 1991 e deve raggiungere Sandringham House, una delle residenze dei Windsor, per trascorrere tre giorni con i figli e una famiglia con la quale è ormai ai ferri corti. «Come posso perdermi in un luogo dove un tempo giocavo?» si domanda quando riconosce lo spaventapasseri con indosso una giacca del padre in un terreno confinate con la sua destinazione. È Lady D, la principessa del popolo, che Pablo Larraín fa rivivere in Spencer attraverso il volto e il corpo di Kristen Stewart in «una fiaba tratta da una tragedia vera».

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Kristen Stewart nella scena iniziale di Spencer

Il regista cileno torna a raccontare la Storia attraverso una parentesi temporale precisa della vita della Principessa di Galles. Lo aveva già fatto in Jackie, collocato a dieci giorni dalla morte di John F. Kennedy, e in Neruda, in cui racconta i due anni di fuga del poeta e del suo rapporto con Óscar Peluchonneau, investigatore incaricato del suo arresto. Jackie, Neruda, Spencer. Tre nomi per tre film che fuggono dall’andamento classico (e piatto) del biopic per concentrarsi su un singolo episodio rivelatorio in cui Larraín gioca con i generi. Non a caso in Spencer il castello in cui sono riuniti i Windsor è un luogo, seppur nella sua opulenza, spettrale. Un luogo freddo in cui tutti sento tutto e che ricorda l’Overlook Hotel di Shining. Un’atmosfera horror rievocata anche nella strepitosa colonna sonora firmata da Jonny Greenwood in cui piano e violini si intrecciano a synth e melodie jazz.

Una scena del film di Pablo Larraín

Un luogo in cui «c’è solo un tempo. Il passato e il presente sono la stessa cosa e il futuro non esiste». Un campo minato in cui è lei la sua stessa arma contro chi la vorrebbe diversa e ingabbiata dietro tende cucite per non far entrare la luce del sole o l’obiettivo invadente dei paparazzi ossessionati da una principessa che non voleva essere regina. La sceneggiatura di Spencer firmata da Steven Knight ci mostra Lady D intrappolata dentro regole rigide che cerca di eludere provando a fuggire dai confini della proprietà per «andare a casa», quella vera, quella in cui era stata una bambina amata e felice o scambiando l’ordine imposto degli abiti da indossare.

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Kristen Stewart è Lady D in Spencer

Moderna Anna Bolena, su di lei aleggia costante l’ombra di Camilla Parker-Bowles. L’altra, l’innominata, il terzo elemento (incomodo) di quello che doveva essere il matrimonio del secolo e che, invece, si rivelò un pozzo di infelicità (per tutti). Ad unirle anche una collana di perle regalata ad entrambe da Carlo per Natale. Metafora di quella costrizione soffocante nella quale la Diana Spencer di Kristen Stewart cerca in ogni modo di svincolarsi. Larraín la segue con la macchina da presa, indugia su primi piani e dettagli strettissimi per evidenziare tutto il senso di oppressione di una donna che amava le cose semplici e non riusciva a costringere il suo corpo a fare cose che detestava, a mostrare al mondo una versione di sé che non combaciasse con la realtà.

Una scena del film

Come in The Crown anche Spencer si sofferma sui problemi di bulimia e anoressia della principessa. Chiunque entrasse a Sandringham House doveva essere pesato una volta arrivato e alla partenza. Bisognava prendere almeno un chilo e mezzo in tre giorni per (di)mostrare di essere stati bene. Lady D, che all’epoca pesava 38 chili, uscì da lì “pesandone” 111. Perché con lei si portò via Harry e William guidando a tutta velocità su quella decappottabile nera verso un breve momento di felicità condivisa. Non come la futura regina d’Inghilterra, ma come Diana. Diana Spencer.

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Qui sotto potete vedere la video intervista a Kristen Stewart:

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