Rebecca Wang ROMA – Mentre ci chiediamo se rivedremo mai in un sequel l’eccezionale Joker di Joaquin Phoenix, torniamo indietro di qualche anno, per raccontarvi, attraverso alcuni scatti, un altro folle clown, quello (anch’esso grandioso) che fu di Heath Ledger. Infatti, oltre al Batman di Christian Bale o all’Harvey Dent di Aaron Eckhart, Il Cavaliere Oscuro è diventato un instant cult soprattutto per merito del celebre cattivo DC. Inquietante quanto latentemente affascinate. Tanto che Christopher Nolan, che dopo il successo di Batman Begins ottenne un maggior controllo creativo sullla storia, scelse Heath Ledger perché non aveva timore di confrontarsi con chi, anni prima, al cinema, si era truccato come il villain creato da Bob Kane, Bill Finger e Jerry Robinson. Uno su tutti? Ovviamente Jack Nicholson. Quello che, fumettisticamente parlando, è il più vicino alla figura originale. Gli Anni 90 però erano altri tempi, e nel 2008 c’era bisogno di qualcosa che fosse più spaventoso, più vero, più vicino alle paure della gente.
Allora, il Joker di Ledger (Oscar postumo, come saprete), dietro il trucco sbavato e i capelli unti, celava la minaccia più grande, figlia dell’11 Settembre: l’anarchia, il caos incontrollato, il panico su ampia scala. Non bastava più essere “solo” il nemico di Batman, il Joker doveva essere molto di più, doveva essere legato all’Uomo Pipistrello e, contemporaneamente, doveva essere anche la miccia scatenante per la rivolta che poi avremmo visto ne Il Cavaliero Oscuro – Il Ritorno. Per la parte, Ledger, trasse direttamente ispirazione da opere come Batman: The Killing Joke o Arkham Asylum oltre che da Alex di Arancia Meccanica e, pensate un po’, da Sid Vicious. Il risultato? Come definito da lui in un’intervista dell’epoca, il suo Joker è «un folle senza coscienza di ciò che fa, un sociopatico, un assassino di massa senza empatia». Così, per riscoprirlo, ecco una speciale gallery dedicata a Il Cavaliere Oscuro, con le foto più belle da uno dei set più chiacchierati della storia del cinema.
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