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Home Team, Sean Payton e il football | Se una storia vera racconta gli sbagli di un uomo

Il Super Bowl, la NFL e un vero scandalo: su Netflix lo sport-movie con Kevin James e Taylor Lautner

Home Team, una storia vera dietro al film Netflix
Home Team, una storia vera dietro al film Netflix

ROMA – Una storia da libro cuore, anche se marcatamente segnata da uno scandalo sportivo venuto alla luce nella primavera del 2012. Home Team, diretto da Charles and Daniel Kinnane e distribuito da Netflix, racconta appunto la storia vera dell’allenatore della NFL Sean Payton (Kevin James) che, dopo una sospensione, torna nella sua città natale, a Dallas, per allenare la squadra della scuola di football americano di suo figlio, con cui non ha un rapporto propriamente sereno. Sebbene ci siano elementi romanzati sulla squadra della High School, la premessa del film ricalca ciò che ha fatto l’allenatore della NFL nel 2012.

Kevin James è Sean Payton in Home Team
Kevin James è Sean Payton in Home Team

Andiamo con ordine: Sean Payton è diventato capo allenatore dei New Orleans Saints nel 2006 e ha guidato la squadra alla prima (e finora unica) vittoria del Super Bowl durante la stagione 2009. Un successo pazzesco. Tuttavia, le cose sono andate molto male nel 2012. Cosa è successo? Payton è stato sospeso per l’intera stagione dopo lo scandalo delle taglie dei New Orleans Saints, chiamato “Bountygate”. Cosa sono le taglie? Dei bonus ottenuti dai giocatori per prestazioni vietate dal regolamento della NFL. Tra i bonus, quello di infortunare intenzionalmente i giocatori avversari. Le indagini partirono poco dopo la vittoria del Super Bowl, e nel marzo del 2012 la NFL annunciò di avere le prove che lo staff dei Saints offriva pagamenti di taglie per premiare i giocatori, colpevoli di quelle suddette pratiche anti-sportive.

Una scena di Home Team
Una scena di Home Team

Tutto suggeriva che il coordinatore difensivo dei Saints, Gregg Williams, avesse creato il sistema di taglie, dopo il 2009, quando arrivò a New Orleans. Williams fu sospeso a tempo indeterminato dalla NFL, ma la sua sospensione è stata revocata un anno dopo. E Payton? Payton è stato accusato di aver tentato di negare il sistema, e anche di non averlo interrotto quando gli è stato ordinato di farlo dal proprietario della squadra dei Saints, ossia Tom Benson. La lega disse che Payton ha scelto di “negare che il programma esistesse”. Insomma, un insabbiamento non proprio nobile. Sempre il coach ha fallito nel tentativo di presentare ricorso contro la sua squalifica e, di conseguenza, è diventato il primo allenatore nella storia della NFL ad essere sospeso, tornando ai Saints solo nel 2013 – per rimanerci fino ai primi giorni del 2022.

Ecco che entra in gioco Home Team. Durante la sua sospensione di un anno, Payton è tornato Argyle, Texas, e ha allenato la squadra di football di suo figlio Connor come coordinatore offensivo. I risultati? Abbastanza buoni, anche se il film enfatizza e riscrive il tutto sotto l’ottica dei perdenti che finiscono (quasi) per vincere. Già perché il film Netflix, dopo le ovvie licenze poetiche, vede i Liberty Christian Warriors di Payton perdere per una manciata di punti contro gli Orance Porcupines, come è davvero successo alla fine della complicata stagione 2012. E non finisce qui: Taylor Lautner che interpreta Troy Lambert, l’allenatore della squadra del figlio di Payton, si ispira al vero allenatore dei Liberty Christian Warriors, Brennan Hardy. Ma questa è un’altra storia.

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Qui il trailer di Home Team:

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