ROMA – «Devi sempre trovare il modo giusto per entrare in un meccanismo senza mai essere di troppo od ostacolare. Partendo con il tour le cose accadevano indipendentemente dalla nostra presenza o volontà. C’è stato un approccio da “fly on the wall”, specialmente all’inizio, che ha dato il permesso ad Alessandro di abituarsi alla nostra presenza e di sentirsi a suo agio. Stessa cosa per me. Se non ho già lavorato con l’artista mi piace arrivarci senza aver visto troppe cose di lui e farmi il mio punto di vista». Giorgio Testi racconta così l’approccio con il quale ha affrontato Mahmood, docufilm dedicato al cantautore presentato ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma. Il documentario segue il cantautore lungo tutto il suo tour europeo, ricostruendo per gli spettatori cinematografici la storia di uno degli artisti italiani più amati di questi anni: un percorso interiore che ha la musica come colonna portante e dove l’amore e l’assenza trovano il loro modo di coesistere. In streaming su Prime Video.
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La video intervista a Giorgio Testi è a cura di Manuela Santacatterina:
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