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Tra Ava Gardner, Gary Cooper e Stacy Keach | Il cinema secondo Ernest Hemingway

Film, documentari, frame e il mito: tutte le volte che Hemingway è diventato immagine

Ernest Hemingway. Nato nel 1899, si suicidò il 2 luglio del 1961.

MILANO – Sessantatré anni dopo la fine. Sessantatré anni dopo quella maledetta mattina del 2 luglio del 1961, il mito è ancora vivo, intatto. Paradossalmente, sì, è più rilevante oggi di allora e di questo chissà quanto ne sarebbe profondamente fiero lui, che in vita nutrì ad arte la sua leggenda, mescolando aneddotica e vita reale, confondendo finzione e verità fino a non sapere chi era cosa. Ma cosa significa oggi ripensare Ernest Hemingway? Molte cose, perché vuol dire non solo rileggerne l’opera omnia e sfogliarne le pagine (omaggiate perfino da Topolino tre anni fa), ma provare anche ad andare alla ricerca di tutto quanto lasciato a cinema e televisione negli anni di attività e dopo la morte. E – a saperli cercare – tra sceneggiature, biopic e documentari ci sono innumerevoli percorsi e titoli che riportano a Hemingway, sia direttamente che indirettamente, tra influenze e omaggi.

ernest hemingway
Chris O’Donnell in Amare per sempre nel ruolo di Hemingway con Sandra Bullock.

Ma il dilemma è sempre lo stesso: da dove cominciare a intraprendere un viaggio tanto lungo e complesso? Per questa nuova puntata di Hot Corn Library (qui trovate quella che abbiamo dedicato a Jack Kerouac) abbiamo deciso di partire dai titoli disponibili nell’immediato, ovvero quelli che si possono recuperare in streaming, con un click. Un esempio? Amare per sempre, film minore, certamente, ma curioso, con Chris O’Donnell nel ruolo del giovane Hemingway in Italia, innamorato dell’infermiera Agnes von Kurowsky, conosciuta in ospedale a Milano e qui interpretata da Sandra Bullock. Non un capolavoro, certo, ma un film curioso per cominciare a muoversi e riuscire ad entrare nella fitta biografia di Hemingway (lo trovate su Prime Video e Apple Tv, ma a noleggio).

Papa – Una storia vera: Adrian Sparks, nel ruolo di Hemingway, con Giovanni Ribisi.

In attesa di (ri)vedere Clive Owen nel ruolo di Ernest in Hemingway & Gellhorn – passato su Sky, ma ora non disponibile in streaming – dove Nicole Kidman interpretava la moglie, la corrispondente di guerra Martha Gellhorn, ecco invece un film imperdibile (ma poco citato) da rispolverare: Papa – Una storia vera (lo potete vedere in streaming solo su CHILI al momento) con Giovanni Ribisi nel ruolo di un giovane reporter che, nell’estate del 1959, arriva a Cuba per conoscere il suo mito Hemingway interpretato con somiglianza davvero notevole da Adrian Sparks. Il film è ispirato ad una storia vera ed è stato scritto da Denne Bart Petitclerc, giornalista americano che negli anni Cinquanta scrisse davvero una lettera allo scrittore che gli rispose. I due diventarono perfino amici.

Ava Gardner e il cast de Il sole sorgerà ancora, tratto da Fiesta.

Capitolo a parte meritano ovviamente i grandi film tratti dai suoi classici: Addio alle armi, Per chi suona la campana, Il vecchio e il mare. Incredibile ma vero, Per chi suona la campana non è al momento disponibile in streaming su nessuna piattaforma, mentre Il vecchio e il mare è su Apple TV. Molto più semplice trovare Acque del Sud con Humphrey Bogart tratto da Avere e non avere (su Apple TV e Prime Video a noleggio però), libro da cui furono poi tratti altri due film: Agguato ai Caraibi di Don Siegel e Golfo del Messico di Michael Curtiz. Impossibile trovare invece in streaming tanto Il sole sorgerà ancora tratto da Fiesta, con Ava Gardner nel ruolo di Brett, quanto Le nevi del Chilimangiaro con Gregory Peck nel ruolo del romanziere perso in Africa, alter ego dello stesso Hemingway che scrisse per Esquire il racconto da cui venne tratto il film.

Corey Stoll nel ruolo di Hemingway in Midnight in Paris di Woody Allen.

Oltre i film (e non dimentichiamo Midnight in Paris di Woody Allen con un giovane Ernest a Parigi rivisto da Corey Stoll) e le citazioni (Ella & John di Virzì non è altro che un profondo omaggio a Hemingway), ci sarebbe poi il lungo filone dei documentari. Ne è uscito uno bellissimo sulla PBS firmato da Ken Burns e Lynn Novick chiamato semplicemente Hemingway, ma è disponibile solo in America, mentre Hemingway Unknown – Gli Anni Italiani di Renzo Carbonera (in streaming qui) è un’interessante fotografia del periodo italiano dello scrittore, in particolare degli anni trascorsi in Veneto. Mistero invece su come sarà l’affascinante Across the River and Into the Trees ovvero Di là dal fiume e tra gli alberi diretto da Paula Ortiz con Liev Schreiber, Matilda De Angelis, Laura Morante e Maurizio Lombardi, presentato al Sun Valley Film Festival, poi a Ischia un anno fa e poi scomparso. Insomma, per cominciare questo viaggio c’è l’imbarazzo della scelta, anche se – in puro stile Hemingway – a noi rimane sempre la voglia di vedere qualcosa che non potremo mai vedere.

Stacy Keach in Pamplona. Notare la somiglianza impressionante.

In questo caso è l’incredibile interpretazione che nel 2018 Stacy Keach – che già era stato Hemingway in un film per la televisione negli anni Ottanta – portò a teatro, al Goodman Theatre di Chicago, trasformandosi letteralmente in Hemingway in Pamplona. Il monologo raccontava i momenti successivi alla vittoria del Nobel, nell’ottobre del 1954, con lo scrittore in crisi, chiuso in una stanza d’hotel in Spagna tra problemi di salute, paranoia (temeva addirittura di essere spiato da J. Edgar Hoover) e un matrimonio a pezzi. Una pièce unica (qui sotto potete vedere il trailer), mai più replicata, fedele ad una delle massime del caro, vecchio, Ernest: «Esiste sempre la possibilità che un’opera di fantasia getti un po’ di luce su ciò che è andato sotto il nome di realtà…».

  • RE-VISIONI | I Gangsters, Ava Gardner e Hemingway…
  • VIDEO | Il trailer della pièce Pamplona.

 

 

 

 

 

 

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