MILANO – Ma per fare una commedia diversa cosa serve? Coraggio, innanzitutto. Il coraggio del fallimento e della tematica, l’idea che si possa ridere di (quasi) tutto, un mantra che in Francia da anni è ormai regola fissa nel cinema, sfidando politically correct (vedi Quasi amici) e temi tabù (Non sposate le mie figlie!), in bilico tra argomenti attuali e polemica, mescolando una risata ad un pensiero. In Italia ancora non siamo arrivati nemmeno vicini al livello francese (e riscoprite anche la commedia sul climate change Un anno difficile), ma ogni tanto qualcuno ci prova. Ecco, Dove Osano Le Cicogne, nuova commedia diretta da Fausto Brizzi, si pone esattamente in questo ambito, ovvero quello di una commedia che sia anche qualcos’altro, proprio come la vita, che non divide lacrime e risate, ma mescola in copiosa abbondanza.

Il film nasce dall’incontro tra Brizzi e Angelo Pintus, portento comico qui però al cinema per la prima volta, un volo non banale anche perché in questo caso Pintus è più di un attore, ovviamente, è coautore a tutti gli effetti del copione e ha scelto anche parte degli attori su cui rimbalza. E qui abbiamo un altro elemento di coraggio, perché Dove Osano Le Cicogne si appoggia finalmente ad un cast completamente differente rispetto a quelli delle commedie italiane che conosciamo anche troppo bene, facce diverse, persone diverse, risate diverse. E allora ecco Marta Zoboli (per noi la rivelazione del film), la spalla Andrea Perroni, Beatrice Arnera, Imma Piro affiancati da vecchie volpi come Tullio Solenghi, Antonio Catania e Maria Amelia Monti, comici e capocomici, anzi forse semplicemente attori capaci che si mescolano in un collettivo che suona come una jazz band, dal primo colpo di batteria fino alla fine.

La storia è quella di Angelo (Pintus, ovvio), un maestro elementare. I suoi alunni lo amano perché lo trovano divertente, il preside invece lo odia perché lo considera un pericolo per l’ordine scolastico, una scheggia impazzita. È sposato con Marta (Zoboli) e sarebbero una coppia felice e realizzata se non fosse per un piccolo particolare: non riescono ad avere figli. Le hanno provate tutte. Un giorno Andrea (Andrea Perroni), il miglior amico di Angelo, suggerisce alla coppia una soluzione imprevista e a casa loro irrompe una ragazza spagnola, Luce (Beatrice Arnera), grande tifosa del Barcellona e con un segreto nascosto. Il suo arrivo sarà un ciclone e sconvolgerà le vite di tutti.

Insomma, equivoci e battute, ma anche una riflessione leggera quanto incisiva su un tema doloroso per una coppia come quello dell’attesa di figli che non arrivano. Pintus è bravo a non esagerare, perché non è (solo) il suo film, da subito Dove Osano Le Cicogne è molto altro e ogni spettatore porterà via dalla visione qualcosa di differente, chi solo risate, chi riflessioni, chi dubbi, chi altro ancora. Che poi dovrebbe essere il fine ultimo del cinema, no?
- VIDEO | Una clip del film
- VIDEO | La nostra intervista al cast del film:
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