PALERMO – Nel 1995 ad appena quindici anni e nel pieno dei suoi studi liceali Desmond Devenish esordisce al cinema con Delinquent di Peter Hall. Un coming-of-age inedito in Italia che racconta di abusi familiari in quella delicata fase dell’aprirsi al mondo dell’adolescenza. Nello stesso anno lo troviamo a Broadway in un adattamento de Fronte del porto dividendo la scena con Ron Eldard, Penelope Ann Miller, David Morse e James Gandolfini. Ventisette anni, tre cortometraggi, e due lungometraggi dopo, Devenish è attore, regista, sceneggiatore e scrittore. Eddie & Sunny potrebbe davvero rappresentare il punto di svolta della sua carriera. Un film “piccolo” ma di carattere e con tanto cuore di cui abbiamo parlato insieme a lui, tra la sua idea di cinema e le ispirazioni cinematografiche
FAST CAR «Eddie & Sunny? Potrebbe davvero essere un sequel spirituale di Fast Car di Tracy Chapman. Soprattutto per il duro scontro tra sogno e realtà. Realizzare questo film è stato come un parallelo con la mia vita reale: mantenere la speranza di rimetterlo in piedi e portarlo fuori nel mondo. Con Eddie & Sunny c’è subito una criticità. Assieme al loro bambino sono a pochi centimetri dal vivere per strada. Spiritualmente ed emotivamente sono sull’orlo del collasso. La speranza è il loro motore. La speranza però può essere pericolosa per alcuni, perché chiede alle persone di uscire dal nascondiglio per affrontare il dolore a viso aperto».

L’INSEGNAMENTO «Da loro ho imparato delle lezioni che terrò con me per tutta la vita. Questo progetto mi ha distrutto in piccoli pezzi per poi ricompormi. Ha corretto molti dei miei valori alterati e incompleti. Ho imparato la pazienza in un modo che non avrei mai potuto insegnare a me stesso. Quando mi sono impegnato in questo progetto sei anni fa ho dovuto trattarlo con la stessa lealtà che si può dare a un partner, un amico o un familiare. Questa storia è diventata la mia storia sulla protezione dei grandi sogni e sulla sfida ai pronostici: un atto di fede nel lasciar andare. Mentre Eddie e Sunny sono costretti a dividersi, la separazione fisica invita entrambi a cercare la loro più profonda comprensione dell’amore. Lasciar andare è un atto d’amore molto potente. Può essere terrificante ma permetterà un amore più profondo che ha avuto tempo di riempire e ricaricare quel cuore danneggiato».

GABRIEL LUNA «È un attore eccezionale. È stato ammirevole vederlo vestire i panni di Eddie. Un uomo semplice con tanto magnetismo. Un uomo rotto ma con tanto fuoco dentro nel trovare il suo paradiso, amorevole e leale con alle spalle una lunga storia familiare di tradimenti, irresponsabilità e rabbia. Alcuni dei miei momenti più cari con Gabriel sono stati in post-produzione. Durante il montaggio, guardando ripresa dopo ripresa, cogliendo tutte le reazioni sfumate durante le sue scene. Dentro di lui c’è un mondo intero che riesce a trasmettere con un solo sguardo. Il modo in cui riesce a infonderlo in un punto sottile, è questo ciò che rende la sua performance così avvincente».

ISPIRAZIONI «Senz’altro La ricerca della felicità. Ho amato quel film. Un viaggio fantastico e un messaggio universale di speranza che tutto può essere realizzato. Un altro è Le ali della libertà che nella stessa vita è riuscito a essere prima un flop al botteghino e poi uno dei più importanti film di tutti i tempi. Una metafora dentro la metafora del non mollare mai. Nella parte posteriore della mia mente però c’erano Badlands e Mud. Gli emarginati della società. Eddie e Sunny sono soggetti a condizioni di vita ben al di sotto della soglia di povertà, oltre a diventare anche dei latitanti. A un certo punto tengono nascoste le loro identità pur essendo di loro già degli invisibili agli occhi del mondo».

L’IDEA DI CINEMA «È realtà amplificata, ingrandita, magnificente, ridotta semplice a mezzo filmico. Capacità di trasmettere emozioni potenti in modo coerente e digeribile. Mentre guardiamo e ascoltiamo quella storia proiettata ci viene chiesto di lasciarci andare, di credere, ridere, piangere, di essere ispirati. Siamo stati tutti questi personaggi in qualche modo. Desideriamo la razionalità per ottenere una comprensione più profonda di questa esperienza umana. Un grande film ti farà guardare qualcosa più da vicino, oltre ad aprire la tua prospettiva verso il mondo. La mia realtà è cambiata mentre portavo alla luce Eddie & Sunny. Il film mi ha ricordato il tunnel che ho attraversato per arrivare in sicurezza dall’altra parte. Mi ha anche dato però la certezza che ogni grande sogno della vita è possibile. Proprio come quello di Eddie e Sunny».
- Eddie e Sunny: la recensione
Qui sotto potete vedere il trailer del film:
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