Francesco Parrino MILANO – Da mesi Eddie (Gabriel Luna), Sunny (Joanna Vanderham) e suo figlio Jackson (Lorenzo McGovern Zaini) vivono in auto. Non hanno mai avuto niente nella vita se non l’amore reciproco. Una sera però, fermatisi in una stazione di servizio abbandonata, scoprono un carico di droga. Mentre cercano di trafugarlo vengono colti in flagrante dagli spacciatori. La sparatoria che ne seguirà cambierà per sempre le loro vite: Eddie & Sunny diventano fuggitivi, la prova d’amore più difficile da superare. Fin dai suoi primi giorni da maschera in un cinema dell’Arizona, il sedicenne Stacey Cochran sapeva che voleva raccontare storie. Oggi insegna scrittura creativa alla University of Arizona ma se gli si chiede qual è il sogno nel cassetto la risposta è una: vedere una sua storia prendere vita sul grande schermo.
E Eddie & Sunny prende vita dal suo libro del 2015 – tra i bestseller di Kindle – grazie alla ILBE – Iervolino & Lady Bacardi Entertainment dei (quasi) omonimi Andrea Iervolino e Monika Bacardi (Waiting for the Barbarians, Il caso Minamata) che ne ha acquistato i diritti nel 2020. Cinque anni dopo i sogni di Cochran possono quindi dirsi realizzati, con la regia di Desmond Devenish. Facciamo un passo indietro però. Perché la genesi letteraria affonda le radici nel 2012. Al tempo Cochran prese parte ad un progetto per una TV nella Carolina del Nord consistente in una serie di interviste a senzatetto: “Donne con bambini, famiglie che non riuscivano a tenere la testa fuori dall’acqua, persone che avevano perso il lavoro”. L’incarico ha permesso di Cochran di aprire la porta di un mondo sconosciuto: “Mi ha dato una prospettiva diversa sui senzatetto. Ha suscitato in me un senso di empatia e il desiderio di saperne di più”.
Nei successivi tre anni inizia così a buttare giù la prima bozza del romanzo e ad approfondire sempre di più l’argomento: “Tutti quelli con cui ho parlato avevano una storia da raccontare”, e quella di Eddie e Sunny vale la pena di essere ascoltata. Per certi versi l’altra faccia del premiato Nomadland di Chloe Zhao. Quella del nomadismo violento. Della fuga da un passato impossibile da scrollarsi di dosso nel presente di un illusorio sogno americano. Povertà generazionale di disperati chapmaniani (Tracy, quella di Fast Car di cui Eddie & Sunny sembra il suo secondo tempo) sulle note di un amore caotico alla maniera di Bonnie & Clyde dove l’atto criminoso non ha il sapore della ribellione sociale ma della sopravvivenza. Devenish dimostra mestiere e creatività nel tenere le fila di un drama “alla Derek Cianfrance” in perfetto equilibrio squilibrato tra crime e melò. Il risultato è un’opera di buon ritmo in cui a brillare è un Gabriel Luna inedito che dopo aver dismesso i panni di Ghost Rider (Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.) e REV-9 (Terminator – Destino oscuro) si riscopre senzatetto risoluto, sorprendente e appassionante. Scopritelo.
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