ROMA – «Sono stato un’adolescente turbolento, punk, fissato con la musica. Questo film un po’ racconta il mio modo di sentirmi. Non allineato, un po’ mostruoso, però anche molto attaccato alla vita. Questo è un film che parla di morte ma anche di un grande attaccamento alla vita. Il coming of age di Mirta avviene anche attraverso una reazione violenta a queste prove che la vita le mette davanti». Andrea De Sica racconta alla nostra Manuela Santacatterina il suo Non mi uccidere – lo trovate su CHILI -, thriller romantico con Alice Pagani e Rosso Fasano. Un film in cui ha inserito omaggi ai Nirvana e ai Joy Division, a Nikita e David Lynch nel raccontare l’evoluzione della sua protagonista in quel passaggio complesso dall’adolescenza all’età adulta.
Qui potete vedere la nostra intervista ad Andrea De Sica:
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