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Non mi uccidere | Il coming of age dark di Andrea De Sica, tra sangue ed emancipazione

Horror e thriller, romanticismo e soprannaturale convivono nel film con Alice Pagani e Rocco Fasano

non mi uccidere

ROMA – Diciamolo subito: no, Non mi uccidere non è il Twilight italiano. Un po’ perché il romanzo omonimo di Chiara Palazzolo è uscito nel 2005 – ovvero nello stesso anno dell’uscita del libro di Stephenie Meyer che poi ha dato il via alla saga cinematografica con Kristen Stewart e Robert Pattinson -, un po’ perché per tematiche e generi affrontati il film di Andrea De Sica se ne discosta molto. Un coming of age dark in cui horror, thriller, romanticismo e soprannaturale si intrecciano attorno alla figura della sua protagonista, Mirta (Alice Pagani).

Non mi uccidere
Una scena di Non mi uccidere

Una ragazza dai tratti e dagli atteggiamenti ancora fanciulleschi che s’innamora perdutamente di Robin (Rocco Fasano), ragazzo poco più grande dall’animo tormentato che le fa una promessa: il loro sarà amore eterno. Quando i due, in una cava abbandonata, si lasciano andare ad una trasgressione che costerà la vita ad entrambi, Mirta si risveglia. Ma nulla è più come prima: del suo Robin non c’è traccia, è inseguita da uomini misteriosi e capisce che per sopravvivere deve nutrirsi di carne umana. È diventata una Sopramorta.

Non mi uccidere
Rocco Fasoni è Robin in Non mi uccidere

Dopo il convincente esordio del 2016 con I figli della notte e le tre stagioni di Baby, De Sica torna ad indagare quella stagione della vita complessa e spesso tormentata che è l’adolescenza. Lo fa approfondendo il tema dell’abbandono e quel passaggio dalla gioventù all’età adulta che porta con sé un dualismo fatto di disillusione e rabbia. Proprio il dualismo è l’asse portante del film. Mirta è la protagonista, l’eroina di questa storia, ma, come le viene fatto notare da Sara (Silvia Calderoni), Sopramorta che le viene in soccorso, è anche «la cattiva», una creatura che per sopravvivere deve uccidere.

Alice Pagani e Silvia Calderoni in una scena del film

Quello stesso dualismo si ritrova nella splendida fotografia di Francesco Di Giacomo – lucente, calda e fiabesca nei ricordi di Mirta, cupa, livida e oscura nel suo presente –, nella scelta dei luoghi, da boschi idilliaci a cimiteri spettrali, che contrappongono due realtà ben diverse e nella recitazione espressiva e fisica di Alice Pagani, bravissima nel raccontare l’evoluzione del suo personaggio attraverso i primi piani di Andrea De Sica.

Non mi uccidere
Una scena del film

Ma Non mi uccidere è anche una storia di auto-affermazione. Tutti gli uomini che Mirta incontra – dal capo dei Benandanti interpretato da un sempre ottimo Fabrizio Ferracane allo stesso Robin – vogliono qualcosa da lei e provano a prendersela con la forza, per motivi e con modi differenti. Per crescere Mirta devi imparare a difendersi, a sbranarli metaforicamente e fisicamente. E in questo percorso le viene in aiuto un’altra donna, Sara, che come lei e prima di lei ha già dovuto affrontare quella dolorosa emancipazione.

Silvia Calderoli in una scena di Non mi uccidere

Sceneggiato dallo stesso De Sica insieme a Gianni Romoli e al collettivo GRAMS, Non mi uccidere riprende quindi il romanzo della Palazzolo ma lo aggiorna con tematiche attualissime parlando ad un pubblico di adolescenti che, andando oltre la componente più marcatamente soprannaturale, si possono ritrovare nella storia raccontata e nei suoi personaggi, dal rapporto con i genitori al sentirsi “diversi”. Una storia universale quindi, che De Sica cala in un cinema di genere giocando con le citazioni pop che dai Nirvana passano per David Lynch e la Nikita di Luc Besson.

Alice Pagani in una scena del film

E infine menzione d’onore alle musiche. Sia quelle originali scritte dal regista con Andrea Farri, in cui ritorna il dualismo dato da sonorità orchestrali ed elettroniche, sia quelle di repertorio che spaziano da Blinding Lights di The Weeknd a I’m Notin Love di Kelsey Lu fino a Non mi uccidere, brano scritto da Jake La Furia ed interpretato da Chadia Rodriguez (con un featuring di Alice Pagani) che scorre sui titoli di coda. «I baci sul collo fanno tremare quando si recide la giugulare».

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La nostra video intervista ad Andrea De Sica, Alice Pagani e Rocco Fasano :

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Non mi uccidere

VIDEO | Non mi uccidere: Andrea De Sica, Alice Pagani e Rocco Fasano raccontano il film