SALERNO – Un’avventura sotto la bandiera dei pirati e una storia di magia, coraggio e amicizia vi aspetta in Capitan Sciabola e il diamante magico. La nuova produzione norvegese (nelle sale italiane a partire dal 5 agosto), è diretta da Marit Moum Aune e Rasmus A. Sivertsen ed è stato presentato in anteprima al Giffoni Film Festival. Che dire, non poteva esserci posto più azzeccato per un racconto che parla direttamente ai più piccoli e, tra gli inseguimenti per i Sette Mari, ha in serbo per loro tanti messaggi e insegnamenti. L’animazione di alta qualità, realizzata da QVisten Animation, fa da cornice a una storia ben diversa dai Pirati dei caraibi che conosciamo, ma non per questo meno appassionante.

Ma andiamo con ordine. Di cosa parla questo divertente film? Una leggenda narra di un diamante dai poteri magici, che con la luna piena è in grado di esaudire uno e un solo desiderio. Inutile dire che tutti, o quantomeno coloro che desiderano il potere, ne sono alla ricerca. Tra questi, ci sono il Mago Khan e il temibile Capitan Sciabola, il pirata più pericoloso dei Sette Mari. Ma tre ragazzini intralciano il loro cammino: sono Pinky, Veronica e Marco. Uno è un ex pirata stanco della vita di mare, l’altra sogna invece la vita avventurosa a bordo di un veliero, l’ultimo è un orfano che vive in povertà. Per uno scherzo del destino, tutti si ritrovano improvvisamente a dare la caccia al diamante, ricomparso dopo tanti anni.

Capitan Sciabola è un personaggio tra i più amati della letteratura norvegese. Nato dalla penna di Terje Formoe, sembra una caricatura dei cattivi che siamo abituati a vedere nei nostri film. I cattivi propositi sono sempre mitigati da una risata e portati al ridicolo e, quando non è possibile, si trasformano in una canzone. Capitan Sciabola e il diamante magico, nel suo essere deliziosamente semplice, si avvicina anche a un musical, dove la brama di potere e di denaro, le ingiustizie e l’iniquità, l’aiuto verso il prossimo e l’egoismo diventano temi accessibili anche ai più piccoli, senza mai calcare troppo la mano. Tra la sgangherata ciurma di pirati, l’esercito di scimmie, la vita di mare e la lotta per ciò che è giusto, il film si confeziona come un ottimo intrattenimento senza troppe pretese.

Marco, Pinky e Veronica scopriranno che c’è molto di più al di là dei loro desideri, che l’altruismo vale più di ogni altra cosa e un’avventura vissuta in compagnia è molto più tollerabile. Che il denaro non è tutto e che le ricchezze a volte non bastano per una vita felice e soddisfacente. Molto meglio avere qualcuno con cui condividere le gioie e i dolori, tra una risata e una riflessione profonda. Il film ha già riscosso un discreto successo in tutto il nord Europa, dove tutti conoscono il temibile pirata. Forse è per questo che negli Stati Uniti non ha avuto la stessa fortuna, troppo straniero e diverso da Jack Sparrow per i loro gusti. Per noi, invece, ha superato egregiamente la prova.
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Qui una clip del film:
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