Lorenzo Crestani NEW YORK – Un blockbuster costellato da celebrità newyorkesi, da Jennifer Lopez a Cardi B, ma con un nuovo arrivato da tenere d’occhio. Il nome? Mario Polit, originario del Queens, che ne Le Ragazze di Wall Street interpreta un detective che lavora sul colpo realizzato da un gruppo di spogliarelliste (J.Lo, Cardi, Constance Wu, Keke Palmer e Lili Reinhart). Nulla di speciale non fosse che Polit nella realtà è un veterano dell’FDNY, il dipartimento dei Vigili del Fuoco. «La mia passione è la recitazione, ma il mio vero lavoro è quello di luogotenente. Il FDNY, dico sempre, è come un club per ragazzi, perciò i ragazzi scherzano sempre con me [a riguardo]. Ora, grazie a questo ruolo, i colleghi con cui ho lavorato per anni sono entusiasti» ha raccontato lui con orgoglio.
Polit ha trascorso cinque settimane all’inizio dell’anno destreggiandosi tra il lavoro quotidiano e la passione per la macchina da presa. Così, tra un turno e l’altro, il Detective Hernandez ha preso vita: «È stato meraviglioso, una delle migliori esperienze che ho fatto». E, sebbene Polit abbia passato due decenni con i vigili del fuoco, ha trascorso quasi tre anni a inseguire una carriera nel mondo dello spettacolo. Ha ottenuto il primo ruolo in L’ombra del diavolo, con Harrison Ford e Brad Pitt, nel 1997, ed è apparso in The Deuce, Crashing di Judd Apatow e Law & Order: Criminal Intent. Ma qual è il suo ruolo ne Le ragazze di Wall Street? Polit aiuta ad incastrare il gruppo di spogliarelliste di Manhattan che drogano e rubano i loro clienti sulla scia della crisi finanziaria e trascorre gran parte del tempo a fianco di J. Lo, che interpreta la leader Ramona.
Il film di Lorene Scafaria è un adattamento dell’articolo del New York Magazine del 2015, The Hustlers at Scores, che descrive in dettaglio come Ramona e il suo clan avrebbero raggirato i loro clienti e accumulato fatture imponenti di carte di credito. «Ricordo di aver letto di un ragazzo a cui erano stati addebitati 95.000 dollari dallo strip club Scores, quindi avevo una vaga familiarità con quello che stava succedendo, ma non ne conoscevo l’entità prima del film…» ha spiegato lui. E dire che Polit stava rischiando di non fare l’audizione.
L’attore alias pompiere, infatti, si stava godendo una vacanza con la famiglia in Florida quando il suo agente gli ha inviato le informazioni sul casting e ha deciso di filmare un video per il provino, ottenendo la parte. «E con questa opportunità avrò molta più visibilità» ha spiegato. I ruoli non mancheranno: sono in cantiere due progetti, tra cui un film di Judd Apatow e Pete Davidson in uscita nel 2020. E la carriera nell’FDNY? Dopo averci lavorato per venticinque anni, Polit vuole dedicarsi alla recitazione a tempo pieno. Senza dimenticare i giorni terribili successivi all’11 settembre 2001 e il lavoro a Ground Zero. «Adoro essere un pompiere. Ogni pompiere ama essere un pompiere…».
Le Ragazze di Wall Street: la recensione
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