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Le Ragazze di Wall Street | Jennifer Lopez, i tacchi alti e l’arte del crimine

Intelligenti, divertenti, sexy ed emotive: le protagoniste del film di Lorene Scafaria sono pura dinamite

Le Hustlers di J-Lo

NEW YORK – Potremmo quasi chiamarle “quelle brave ragazze” le protagoniste di Hustlers (in italiano Le Ragazze di Wall Street), se non fosse che la loro organizzazione (pseudo)criminosa si basa su un concetto molto più nobile rispetto a quello di scorsesiana memoria, di cui il film si fa quasi discepolo, soprattutto per quanto riguarda l’ottimo montaggio di Kayla Emter. In parole povere, le protagoniste, sui loro tacchi infiniti e il trucco eccessivo sugli occhi, rubano ai ricchi (anzi, ricchissimi) per riprendersi quello che gli è stato tolto. Praticamente e idealmente.

Le Hustlers di J-Lo

Niente arco e frecce, però, ma pura, corroborante (e intelligente) carica sessuale, sprigionata da questo gruppo di stripper (o pool dancer, se volete) newyorkesi, che nel 2013 diedero vita ad un circolo di ricatti contro gli uomini nei loro completi troppo larghi, appena usciti dall’ultima puntata a Wall Street. Storia vera, come solo a Manhattan succede – tratta da una articolo del New York Magazine del 2015, intitolato The Hustlers at Scores –, portata al cinema dai toni forti di Lorene Scafaria (tra i produttori Will Ferrell e Adam McKay), mascherati con capacità narrativa e visiva, in grado di slanciare il film verso un eccellente crime-movie in cui sono le donne a controllare – totalmente – ogni vibrazione.

Jennifer Lopez sul set de Le Ragazze di Wall Street

E inizia subito forte il film della Scafaria, con l’incontro esplosivo tra le due protagoniste, Destiny e Ramona, interpretate rispettivamente da Constance Wu e da una pazzesca Jennifer Lopez. A loro, si uniranno poi Mercedes (Keke Palmer) e Annabelle (Lili Reinhart), formando un poker di regine capaci di architettare un’impresa magistrale dal punto di vista criminale. E il film della Scafaria funziona, nella messa in scena, nella scrittura, nella metafora che inverte i ruoli. Con le donne, queste donne, capaci di ribaltare un uomo al solo sguardo, dall’alto di un palco illuminato da una luce viola. Mentre la soundtrack alterna Janet Jackson, Fiona Apple, Britney Spears e Lorde.

Jennifer Lopez e Constance Wu sui tetti di Manhattan

Così, Le Ragazze di Wall Street, che abbiamo visto in un’multisala di Harlem, a pochi passi dallo storico Apollo Theatre, rispecchia l’anima delle sue protagoniste: divertenti, potenti, sexy ed emotive. Quattro donne e un mondo (maschilista) da reinventare. Sono loro, però, a scrivere le regole di un gioco a cui non riescono a dire basta. Anzi. Diventano una famiglia – quella che non hanno mai avuto –, si divertono a fare quello che fanno, spingendosi sempre più in là, verso un obiettivo che finisce per diventare troppo grande. Del resto, come ripete J-Lo (nemmeno a dirlo, al suo miglior ruolo sul grande schermo), gli affari sono affari.

Qui una scena originale de Le Ragazze di Wall Street:

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