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The Falcon and the Winter Soldier | La serie Marvel? Oscura, pop e attuale

Anthony Mackie e Sebastian Stan riprendono i ruoli di Sam e di Bucky. Su Disney+ dal 19 marzo

The Falcon and the Winter Soldier
The Falcon and the Winter Soldier

ROMA – Disturbi post-traumatici da stress, rabbia, disorientamento e il vitale bisogno di trovare un nuovo eroe. I Marvel Studios, dopo averci mostrato il loro lato più libero e colorato in WandaVision, (ri)tirano fuori dalla sceneggiatura di Malcol Spellman le ombre e le paure che hanno fatto da protagoniste nell’escalation drammatica del MCU, da Captain America: The Winter Soldier a Civil War fino a Avengers: Infinty War. E, fin dalla prima scena della nuova serie original, The Falcon and the Winter Soldier, capiamo che il tempo della leggerezza è finito: Thanos è sconfitto, ma le macerie sono ancora tutte lì, sparse in un mondo che ha perso la bussola e ha perso una certezza. Ovvero quello scudo indistruttibile sotto cui ripararsi.

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Anthony Mackie è Sam Wilson

E proprio dallo scudo di Steve Rogers parte la serie diretta da Kari Skogland: Cap America, alla fine di Endgame, lo aveva ceduto all’amico Sam Wilson/Falcon, ma lui sente di non poterlo ereditare. Lo scudo in vibranio rappresenta Rogers ma in senso metaforico rappresenta anche gli Stati Uniti d’America. Dunque: come può un afroamericano rappresentare una terra che non lo rappresenta nel modo più giusto? Da qui parte The Falcon and the Winter Soldier (sei puntate a cadenza settimanale e in esclusiva su Disney+ dal 19 marzo), una serie che ha il coraggio di prendere di petto politica e società restando legata ai canoni ultrapop dei cinecomic. Il tutto, mentre comprendiamo che anche le battaglie vinte, in fondo, lasciano cicatrici profonde e insanabili.

THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER
Falcon/Sam Wilson (Anthony Mackie) e Winter Soldier/Bucky Barnes (Sebastian Stan)

Se Sam Wilson – ovviamente interpretato ancora da Anthony Mackie – è alle prese con una ricostruzione famigliare e professionale (o almeno ci prova…), dall’altra parte c’è Sebastian Stan che riprende il ruolo di Bucky Burnes aka Winter Soldier, tornato a Brooklyn e consumato dai tormenti. Sta cercando di rimettersi in sesto e, provando a gestire un passato ingombrante, si ritrova al centro dell’azione, formando con Sam una coppia a dir poco esplosiva. Così, il nuovo show del MCU va a giocare con i contrapposti, approfondendo due personaggi emblematici eppure mai protagonisti al cinema, spingendo l’acceleratore sull’action e sulle questioni in sospeso che abbiamo visto sul grande schermo.

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Sam e Bucky, la coppia protagonista

Sia Bucky sia Sam devono combattere contro nuovi (e vecchi) nemici ma, soprattutto, contro un presente drasticamente mutato dal fatidico Blip: cinque anni sospesi, in cui la figura dell’eroe è mutata e sdoganata. Niente maschere, ci dissero in Endgame tra lacrime e sussulti, ma solo l’esaltazione assoluta dell’essere umano, capace di sconfiggere il terrore solo grazie all’unione, al coraggio e al sacrificio. E come spesso accade nella narrazione Marvel anche in The Falcon and the Winter Soldier i riferimenti sull’attualità non sono casuali. Anzi, come fu per il “livellatore mondiale” Thanos, qui lo script di Malcol Spellman immagina (e prevede) una realtà frastornata e confusa, che rispecchia gli incubi di una società cristallizzata. Ma che rispecchi anche i sogni e le speranze, quelle aggrappate ad un nuovo eroe invocato come fosse un nuovo, straordinario salvatore.

Qui il trailer di The Falcon and the Winter Soldier:

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