in

Romulus II – La Guerra per Roma e una seconda stagione ancora più ambiziosa

Tra sangue, potere e fango: il ritorno della serie in protolatino targata Sky Original

Andrea Arcangeli (Yemos) sul set di Romulus II
Andrea Arcangeli (Yemos) sul set di Romulus II

ROMA – Ancora più grande, ancora più spettacolare, ancora più ambiziosa: dopo il successo della prima stagione su Sky e NOW torna l’universo di fango, fuoco e sabbia messo in scena dall’estro produttivo e narrativo di Matteo Rovere. Prima del mito e oltre la leggenda ecco allora Romulus II – La Guerra per Roma (presentata alla Festa del Cinema di Roma 2022) che, in otto episodi, riprende il filo della storia, strutturata sulla regia alternata dello stesso Matteo Rovere e di Michele Alhaique, Enrico Maria Artale, già registi della prima stagione, e di Francesca Mazzoleni. Stili diversi, un solo obbiettivo: tornare a raccontare la nascita di Roma. “Abbiamo aumentato la dose di spettacolarità delle imprese, caricandole di suspence, di tensione e di action, lavorando su un sentimento che resta conturbante, fortemente emotivo, potente. Ci siamo spostati dai boschi, per entrare definitivamente nelle città. Lo scontro non sarà più tra vecchio e nuovo ma tra Roma e lo straniero, il nemico”, racconta Rovero.

Ritroviamo così Yemos, Wiros, Ilia, il gruppo di Ruminales e i cittadini di Alba, insediati in quella che un tempo era Velia, consacrandola regno libero e indipendente e dandole il nome di Roma. È per questo che Tito Tazio, giovanissimo re dei Sabini, temuto e venerato dal suo popolo, temendo l’espansione del regno oltre i confini, invita i due re per un rito che si rivelerà un agguato volto alla sottomissione. In questa terra inospitale, Yemos e Wiros strapperanno al re le sacerdotesse Sabine, a lui molto care, in un gesto sacrilego ma inevitabile. Quando i Sabini invadono il Lazio per reclamare le donne, Yemos e Wiros restano fermi sulle loro posizioni ma di fronte a guerra e distruzione il loro sodalizio inizia a mostrare i segni di una crisi imminente, perché è ovvio: a Roma può esserci un solo re.

Ai protagonisti della prima stagione Andrea Arcangeli (Yemos), Marianna Fontana (Ilia) e Francesco Di Napoli (Wiros) si aggiungono Valentina Bellè (Volevo fare la rockstar, L’uomo del labirinto, Catch-22) nei panni di Ersilia, a capo delle sacerdotesse Sabine; Emanuele Maria Di Stefano (La scuola cattolica, Siccità) che interpreta il re dei Sabini Tito Tazio, figlio del Dio Sancos, il più potente nemico di Roma; Max Malatesta (Favolacce, Il primo Re) è Sabos, consigliere e braccio destro del re dei Sabini; Ludovica Nasti (L’amica geniale) veste i panni di Vibia, la più giovane fra le sacerdotesse Sabine; mentre Giancarlo Commare (Skam Italia, Maschile singolare, La Belva) è Atys, il giovane re di Satricum. Tornano anche Sergio Romano (Amulius), Demetra Avincola (Deftri) e Vanessa Scalera (Silvia). Piccola curiosità dalle sfumature ecologiche: Romulus II è la prima serie Tv italiana certificata totalmente carbon neutral, anche a livello internazionale.

Qui il trailer di Romulus II:

Lascia un Commento

Toni Servillo

Toni Servillo: «La Stranezza, la rivoluzione di Pirandello e il ruolo dell’arte oggi»

L’Esorcista | William Friedkin e la storia del più grande horror di tutti i tempi