in

Lupin | Dalle banlieue al Louvre: Omar Sy e la modernità del ladro gentiluomo

La serie Netflix riprende il mito firmato da Maurice Leblanc per adattarlo al presente. E funziona bene

lupin

ROMA – Era il 1905 quando su un periodico francese, Je Sais Tout, Maurice Leblanc scrisse un racconto su un certo Arsenio Lupin. Il riscontro dei lettori fu tale che Leblanc continuò a scrivere di quel ladro gentiluomo rendendolo uno dei personaggi letterari più importanti del Novecento. Oltre un secolo e svariati adattamenti dopo (compreso il celebre manga di Monkey Punch) George Kay (già sceneggiatore di Killing Eve e Criminal) e François Uzan ne hanno ripreso il mito per adattarlo ai giorni nostri in Lupin, serie made in France – disponibile su Netflix – con protagonista Omar Sy. L’attore interpreta il ruolo di Assane Diop, ispirato dalle avventure letterarie del ladro gentiluomo che, a distanza di anni, decide di vendicarsi della morte del padre, suicida dopo essere stato accusato del furto di un gioiello appartenuto a Maria Antonietta dai suoi datori di lavoro, i facoltosi Pellegrini.

lupin
Omar Sy è Assane Diop

L’occasione si presenta quando la collana viene venduta all’asta al Louvre dove l’uomo lavora come addetto alle pulizie. Da qui parte l’intreccio tra alcuni dei più celebri racconti firmati da Leblanc e le avventure di Assane in un cortocircuito tra passato e presente. A legarli un filo rosso fatto di travestimenti e anagrammi, illusioni e ingegno in puro stile Lupin. Diretta da Marcela Said, Ludovic Bernard e Louis Leterrier, la serie è incentrata sull’intrattenimento del suo pubblico grazie a sequenze spettacolari – come quella ambientata nel Louvre nel primo episodio – che regalano a Lupin un respiro internazionale sebbene fortemente ancorata all’identità francese.

Una scena di Lupin

Dalle banlieue ai giardini del Lussemburgo, infatti, Lupin è attraversata anche da un sottile ma percepibile riferimento alla società francese (ma potremmo tranquillamente dire europea). Assane Diop è un uomo dalla fisicità importante, ma nessuno lo vede realmente in quanto immigrato senegalese in un Paese straniero. Una sorte che tocca anche al gendarme di origini arabe interpretato da Soufiane Guerrab, l’unico ad aver capito il nesso tra per azioni di Assane e le avventure di Arsenio Lupin, e all’anziana giornalista con il volto di Anne Benoît, ormai dimenticata da tutti insieme alle sue inchieste scomode.

Lupin
Omar Sy in una scena di Lupin

E se Maurice Leblanc trovò ispirazione nello Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle per la creazione del suo ladro gentiluomo è anche vero che Lupin risente dell’influenza di una serie come Sherlock (ma anche di Luther). La differenza più lampante però, oltre a una sceneggiatura e regia meno serrate verbalmente e visivamente rispetto al lavoro realizzato da Steven Moffat e Mark Gatiss, è il suo protagonista. Omar Sy, rispetto allo Sherlock interpretato da Benedict Cumberbatch, punta molto sull’emotività e il calore del suo personaggio. Elemento fondamentale per renderlo tridimensionale, umano, fallibile. Quella stessa emotività ed empatia che lo ha reso uno degli attori più celebri e amati del cinema francese.

  • Tra sperimentazione e confessioni: ma com’è Criminal?

Qui potete vedere il trailer di Lupin:

Lascia un Commento

elena sofia ricci

Elena Sofia Ricci: «Che Dio ci aiuti e il racconto di un’umanità imperfetta»

Nicole Kidman e Hugh Grant in The Undoing

Perché The Undoing è un’ottima serie. Nonostante la mano di Susanne Bier…