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Elena Sofia Ricci: «Che Dio ci aiuti e il racconto di un’umanità imperfetta»

Assisi, i ritorni, le novità, la pandemia: l’attrice racconta la sesta stagione della serie diretta da Francesco Vicario

elena sofia ricci
Elena Sofia Ricci in Che Dio ci aiuti 6. Foto di Lucia Iuorio

MILANO – Con la sesta stagione di Che Dio ci aiuti, il Convento degli Angeli si sposta ad Assisi. Suor Angela, interpretata da Elena Sofia Ricci, ritorna nella sua città natale e questa volta deve compiere una missione particolarmente difficile perché riguarda il suo passato. Ma il nuovo capitolo della serie – diretta da Francesco Vicario e prodotta da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction – su Rai1 per dieci serate, vede anche il ritorno degli altri personaggi più l’aggiunta di new entry che sconvolgeranno la vita nel convento. L’attrice, durante la conferenza stampa di presentazione, ha parlato delle difficoltà e della fortuna di poter girare nonostante la pandemia, degli aspetti che la legano a Suor Angela e del perché la serie sia tanto amata dal pubblico. 

LA SESTA STAGIONE «La sesta stagione? Torniamo a casa, sotto vari punti di vista. Perché il convento di Che Dio ci aiuti, che sia a Modena, a Fabriano o ad Assisi è un po’ una casa che accoglie tutti gli spettatori che ci seguono da anni e a cui siamo grati. Noi li riaccogliamo con la stessa allegria, con la stessa follia e con delle dinamiche che sono quelle tipiche di Che Dio ci aiuti. Chiaramente la serie non diventerà qualcosa di diverso, ma ci saranno tante novità, a partire dal passato con cui Suor Angela dovrà fare i conti perché torna da dove è venuta, nei luoghi che la rimettono a contatto con la sua storia famigliare e con il suo passato. C’è anche l’arrivo di personaggi molto interessanti che manderanno all’aria tutte quelle dinamiche che ci sembravano indirizzate serenamente verso degli approdi, anche se ovviamente questo non accade mai…».

elena sofia ricci
Una scena di Che Dio ci aiuti 6. Foto di Lucia Iuorio

IL SET & E LE RIPRESE «È stato un anno difficile e siamo tutti consapevoli di essere stati fortunati perché abbiamo potuto lavorare. Un dato molto importante. Un gruppo di persone che ha lavorato in una situazione complicata e che sta ancora lavorando, perché la serie inizierà ad andare in onda mentre noi non abbiamo ancora finito di girarla. È successo anche altre volte, ma con una pandemia in corso non è esattamente come gli altri anni. Chiaramente le condizioni in cui abbiamo lavorato sono state difficili però ci hanno messo anche al riparo. Ringrazio la Lux a nome di tutti perché ci ha tenuto molto al sicuro, nonostante dei casi abbiano colpito qualcuno di noi siamo riusciti a contenere la situazione grazie ai tre tamponi a settimana a cui tutta la troupe si è sottoposta sempre. La troupe in particolare ha lavorato sempre con le mascherine, anche con il caldo dell’estate. C’è stata una certa ansia perché siamo tutti un po’ come al fronte, sotto ai colpi del Covid che mina tutti».

Elena Sofia Ricci e Francesca Chillemi. Foto di Anastasia Angelini

IL CAST «Nonostante il Covid siamo andati avanti, supportati da una grande produzione, da un grande regista, Francesco Vicario, da una troupe fantastica e da colleghi meravigliosi. A cominciare da Valeria Fabrizi, come una mamma per me, che, nonostante tutto quello che la colpisce nella vita, riesce a farci morire dal ridere ogni volta che c’è e a tirarci su il morale. E poi tutti i miei ragazzi che amo in maniera incondizionata e che, specialmente in questo gruppo, mi toccano il cuore e mi commuovono ogni volta. Ridiamo e scherziamo spesso ma c’è qualcosa di molto profondo che ci lega, quasi misterioso. È grazie al lavoro di tutti, anche alla freschezza, all’entusiasmo e alla capacità di mettersi in gioco di questi ragazzi, se questa serie è forte. Posso lavorare nei registri della commedia poi spinta fino al dramma, addirittura spirituale, proprio grazie a dei compagni eccezionali, giovani, freschi e per niente snob».

Valeria Fabrizi in Che Dio ci aiuti 6. Foto di Lucia Iuorio

SUOR ANGELA «Cosa c’è di me in Suor Angela? Parecchio! Un po’ della mia follia l’ho fatta cascare dentro ma ce n’era già abbastanza sul copione. Poi negli anni gli sceneggiatori imparano a conoscerci, e noi conosciamo personaggi e sceneggiatori quindi finiscono un po’ per mischiarsi anche con le nostre personalità. E negli anni qualcosa ho imparato anche io da lei, come spesso accade. Sono molto grata a chi mi ha voluta per questo personaggio perché mi offre la possibilità di recitare in molti registri e finalmente quasi tutti hanno capito che la cosa che mi piace di più è cambiare. Suor Angela è, tra tutti i personaggi che io ho interpretato, forse quello che più di tutti cambia all’interno dello stesso progetto. La amo particolarmente e non riesco a liberarmi di lei esattamente come non riescono i suoi ragazzi. Non avrei mai pensato di arrivare alla sesta stagione, in genere io alla terza inizio a scalpitare e mollo, invece qui no. Che Dio ci aiuti amo proprio farla!».

Elena Sofia Ricci
Elena Sofia Ricci è Suor Angela

IL SUCCESSO «Sono molti gli ingredienti che decretano il successo di Che Dio ci aiuti. In primis facciamo vedere questa nostra Italia meravigliosa. Assisi era già conosciuta per motivi evidenti, ci vengono da tutto il mondo ed è una città con una fortissima carica spirituale. Questo è un altro dei temi che segnano il successo della serie. Il bisogno di spiritualità, le grandi domande mistiche sull’esistenza ce le facciamo tutti. È l’umanità, l’essere così terreni, anche imperfetti, dei personaggi e soprattutto delle nostre suore, così meravigliosamente fallibili, umane, imperfette, che però si pongono di fronte a Dio con così tanta energia e speranza. Non mancano momenti in cui Suor Angela ha di nuovo una crisi, come nella quinta stagione, in cui si domanda “Dove sei?. Ed è quello che quest’anno ci siamo domandati tutti. Si passa con una facilità estrema dal momento commovente e spirituale al super comico da commedia all’italiana. Sul set ci relazioniamo in una maniera affettuosamente comica e abbiamo trasferito tutto questo nella serie e nei personaggi. Questo è quello che passa, una gioia di vivere, di sperare, un modo di incedere nella vita che credo sia contagioso, insieme alla bellezza che portiamo nelle case».

  • What’s Up, le nostre interviste via WhatsApp: Elena Sofia Ricci

Qui potete vedere una clip del backstage della serie:

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