MILANO – Ci sono voluti dieci anni per far sì che Locke & Key riuscisse ad ottenere un adattamento. La graphic novel creata da Joe Hill e illustrata da Gabriel Rodríguez, infatti, dopo un’iniziale interessamento da parte di Fox nel 2010, una possibile trilogia cinematografica e il capolino di Hulu, debutta sul piccolo schermo grazie a Netflix. Dieci episodi creati da Carlton Cuse (Lost), Meredith Averill (Hill House) e Aron Eli Coleite (Heroes), che riprendono e condensano i primi tre volumi dell’opera. Una serie che si muove tra il dramma familiare, il mistery horror e il dark fantasy e che vede tra i produttori anche Andy Muschietti.

Ma per chi non conosce la graphic novel, di cosa parla Locke & Key? Di tre fratelli, Bode (Jackson Robert Scott), Tyler (Conner Jessup) e Kinsey (Emilia Jones), che insieme alla madre Nina (Darby Stanchfield), si trasferiscono da Seattle in Massachusetts dopo la morte violenta del padre. Più precisamente a Key House, casa vittoriana di proprietà della famiglia del genitore scomparso. Familiarizzando con la nuova, labirintica, abitazione trovano una serie di chiavi, ognuna con un potere preciso, che scoprono poter essere legate alla morte del padre. Un ritrovamento che, inoltre, risveglia un demone, Dodge (Laysla De Oliveira), intenzionato a rubarle.

Indirizzato ad un pubblico teen, Locke & Key tende ad edulcorare gli aspetti più spaventosi dell’opera di Hill e Rodríguez, inserendosi tra quelle produzioni che da Stranger Things e Le terrificanti avventure di Sabrina passano per Hill House e The Umbrella Academy. E come per quest’ultime, la casa diventa protagonista attiva della storia e della sua evoluzione. Merito (anche) dei production designers Rory Cheyne e David Blass capaci di ricreare la Key House della graphic novel con dovizia di particolari.

E sebbene alcuni passaggi di sceneggiatura siano fin troppo prevedibili e la componente fantasy legata al potere delle chiavi non venga approfondita quanto avremmo desiderato, Locke & Key si attesta come una storia di formazione di per sé riuscita. Altro merito della serie è quello di sapere mostrare le diverse reazioni legate al lutto sia dal punto di vista dei tre fratelli protagonisti che della madre. Perché se è vero che in Locke & Key gli adulti non ricordano di aver provato la magia – esperienza riservata solo a chi non ha perso la sua innocenza – il dolore per l’improvvisa assenza di una persona amata ci accomuna tutti.
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Qui potete vedere il trailer di Locke & Key:
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