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Bad Vegan: Fama, Frode e Fuggitivi | Un true crime per la storia vera di Sarma Melngailis

Su Netflix la serie sulla famosa (e discussa) chef vegana. A produrre Chris Smith, lo stesso di Tiger King…

Bad Vegan, una storia vera e incredibile
Bad Vegan, una storia vera e incredibile

BOLOGNA – Netflix sa bene quanto siano fondamentali per il suo pubblico le serie true crime. Una platea innamorata degli scandali, dei crimini e delle truffe, e l’interesse aumenta quando viene fatto presente che quello che si sta guardando è tratto da eventi realmente accaduti. E allora, Netflix batte il ferro finché è caldo, attinge a piene mani da un noto caso di truffa e ne fa una miniserie in quattro puntate. Si tratta di Bad Vegan: fama, frode e fuggitivi, disponibile dal 16 marzo. È Chris Smith, già produttore dell’amatissima Tiger King, a firmare questa docuserie incentrata sull’ascesa e la caduta della chef Sarma Melngailis, che passò da guru del veganismo a truffatrice e fuggitiva. Una vicenda peculiare, che assume una sfumatura inquietante e assurda alla luce delle interviste rilasciate da ex collaboratori e amici circa il rapporto di Melngailis con il marito Anthony Strangis.

bad vegan
Sarma Melngailis, la chef vegan

Qual è la verità che Bad Vegan proverà a ricostruire? Qualche idea ce la suggerisce il lungo approfondimento investigativo redatto da Vanity Fair nel 2016, anno in cui una Melngailis in fuga venne rintracciata e arrestata grazie ad una pizza. Sì, esatto, una pizza. Ma procediamo con ordine: chi è davvero Sarma Melngailis? Tutto inizia nel 2004, quando Sarma – laureata in economia e diplomata all’Istituto di cucina francese di New York – decide di aprire un ristorante assieme al suo partner in amore e negli affari, lo chef Matthew Kenney. Ben presto, il loro Pure Food and Wine a Gramercy Park si trasforma in uno dei locali newyorkesi di tendenza. Il posto è frequentato da celebrità del calibro di Rooney Mara, Owen Wilson, Anne Hathaway, Stevie Wonder. Incuriositi da una cucina chic a base vegetale e crudista, i VIPs trascorrono le serate a sorseggiare cocktail nel giardino del ristorante di Sarma Melngailis, che intanto comincia la sua scalata verso il successo. Apre altri punti vendita, dà vita ad un suo marchio di snack. È bella, biondissima, osannata; si dice che ami trascorrere del tempo da sola, magari con un buon libro, ma che sia molto premurosa e tratti i suoi dipendenti come fossero membri di una grande famiglia.

Un frame di Bad Vegan
Un frame di Bad Vegan

Certo, non è tutto oro quel che luccica. Infatti, la chef rompe con Kenney, sembra avere anche problemi di denaro che attribuisce a questa relazione. Tuttavia, mantiene la sua fama. Nel 2011, Alec Baldwin incontra la sua futura moglie, Hilaria Thomas, nel ristorante vegano di Melngailis (ve l’abbiamo detto che era pieno di gente famosa!) e decide di aiutarla a crearsi un account Twitter. Il dettaglio sembra irrilevante, ma segna l’inizio della fine per Melngailis: è proprio un assiduo follower della Thomas a cercare di attirare le attenzioni della chef, rispondendo in modo spiritoso ai suoi commenti online e facendosi notare. Il misterioso adulatore è Anthony Strangis, il degno figlio di un giocatore d’azzardo, un incantatore di serpenti con un passato criminale. Sicuramente, Bad Vegan non mancherà di elencare tutti i modi in cui Strangis ha raggirato Melngailis, ricorrendo al ricatto e alla manipolazione, persino al rimando a forze oscure che, a detta sua, avrebbero minacciato la carriera della donna, che poteva difendersi soltanto affidandosi completamente a lui.

Bad Vegan: fama, frode e fuggitivi, la nuova true crime Netflix
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Nel dicembre 2012, Sarma e Anthony si sposano ufficialmente. A quel punto, l’uomo si insinua con estrema facilità nella vita della chef: accede ai suoi contatti e ai suoi conti bancari, monitora ogni aspetto della sua esistenza e la spinge a fare ciò che vuole, assicurandole una ricompensa in un prossimo futuro mentre prosciuga le sue finanze nel presente. Tra le assurdità raccontate da Strangis, la più incredibile è la promessa d’immortalità per Melngailis e per il suo adorato cane, Leon. Nel 2015, il Pure Food and Wine chiude i battenti perché nessun dipendente viene più retribuito. Non c’è da stupirsene, visto che, a quanto pare, Strangis aveva indotto la moglie a trasferire sul proprio conto circa 1,6 milioni di dollari, derubando, di fatto, i lavoratori e gli investitori del ristorante.

 

Nel 2016, per 10 mesi, Melngailis e Strangis sfuggono alla polizia. Ma, quello che fino a quel momento era stato un abile truffatore, ordina una pizza da Domino usando il suo vero nome, conducendo le autorità dritte nel motel dove la coppia è nascosta. Le accuse per i due sono pesanti, ma la difesa di Melngailis si appella al controllo coercitivo che Strangis avrebbe adottato nei confronti della moglie. In sostanza, Strangis le avrebbe fatto il lavaggio del cervello, agendo un po’ come un predicatore a capo di una setta, un po’ come un partner abusante. Gli avvocati parlano di gaslighting, privazione del sonno, umiliazione sessuale. La difesa è vincente e Melngailis evita i 15 anni di reclusione che rischia. Nel 2017, Sarma Melngailis si dichiara colpevole di furto nei confronti di un investitore e di frode fiscale. Sconta quindi 4 mesi in prigione. Nel frattempo, si è separata da Strangis e nel 2018 firma le ultime carte per ufficializzare il loro divorzio.

Qui il trailer della serie:

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