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Sognando Frozen | Winter Donnelly e la piccola Elsa che stupisce Broadway

Let it Go, la prestigiosa 92Y e un talento innato: a New York è nata una (nuova) stella?

Winter Donnelly
Winter Donnelly e le nuove piccole stelle di Broadway

NEW YORK – Ha solo dieci anni, ma Winter Donnelly sta già vivendo il suo sogno sul palco di Broadway. Merito di un grande talento e della formazione ricevuta nelle scuole di New York. La bambina ha fatto il suo debutto teatrale nei panni della giovane Elsa, nell’adattamento Disney di Frozen, il film che per sua stessa ammissione l’ha spinta a recitare. Come molti coetanei, la Donnelly era ossessionata dalla canzone premio Oscar Let It Go. Ma a differenza del resto dei milioni di fan, ha trasformato il suo amore in un trampolino di lancio per la sua carriera. Sua madre, Belinda Neumann, e il suo insegnante hanno raccontato il percorso di chi, come Winter, sogna di stare sotto i riflettori. «Winter, ha espresso interesse nel cantare e recitare quando era molto piccola, forse aveva 5 anni. Ha partecipato al alcuni programmi e ha avuto insegnanti incredibili che l’hanno aiutata ad esplorare questo suo desiderio e talento» ha raccontato sua madre.

Winter Donnelly
Un’immagine della 92Y

Cosa sono questi programmi? Si tratta di progetti specifici, come il 92nd Street Y in cui vengono formate le stelle di domani. E nel caso della Donnelly, arruolata quando ha ottenuto il suo ruolo da protagonista in Frozen, potrebbe essere vero. Prima di entrare alla 92Y, la piccola aveva preso parte a numerosi workshop simili, compresi quelli del Metropolitan Children’s Opera e LaGuardia High School. «Si è sempre divertita ad esibirsi sul palco con gruppi di giovani locali. So che a volte il teatro non ha proprio una bella reputazione, soprattutto con i giovani, per via della sua natura competitiva, ma non ho avuto questo tipo di riscontro», ha affermato la Neumann.

Winter Donnelly
Winter Donnelly sul palco nei panni di Elsa

Tutto è iniziato nel 2018, quando la Donnelly è stata scelta come uno dei tre protagonisti della prima produzione musical della 92Y, Annie. Dopo la scuola, la Neumann accompagnava la figlia alle lezioni. Una full immersion di 10 settimane, per circa 90 studenti, che sarebbe poi culminata in un’esibizione dal vivo per 140 membri del pubblico presso la Buttenwieser Hall. L’importanza di un’esperienza del genere è difficile da descrivere, tuttavia la Neumann ha parlato di occasione unica di apprendimento, per la figlia e per tantissimi ragazzi provenienti dal Bronx, dal Queens e da Brooklyn. Improvvisamente, tutti loro hanno capito cosa ci fosse al di fuori del loro piccolo mondo.

Winter Donnelly
Winter Donnelly e i suoi fan

«Molte volte, quando realizzi un musical, cerchi di selezionare i bambini più talentuosi o con il maggior numero esperienze precedenti. Noi non lo facciamo. Cerchiamo davvero di offrire ai bambini nuove opportunità». Sono parole di Megan Doyle, direttrice del 92Y Musical Theater e insegnante della Donnelly. «Abbiamo bambini nella scuola che ora hanno un curriculum a Broadway e abbiamo anche bambini che sono in prima elementare e salgono sul palco per la prima volta».
La scuola ha anche insegnato alla Donnelly come controllare la sua voce e le ha mostrato cosa significhi affrontare la sfida di interpretare un ruolo, bilanciando gli impegni personali (nel suo caso i compiti scolastici). Senza mai dimenticare di essere una bambina.

Winter Donnelly
Megan Doyle e la sua classe di danza alla 92Y

«Vogliamo addestrarli per quel mondo, mostrare loro come comportarsi nel backstage. Li trattiamo tutti come professionisti, ma non è il principio chiave del programma. La cosa fondamentale è sviluppare esseri umani intelligenti e sensibili, indipendentemente da come andranno le cose poi» ha continuato la Doyle. Con un minimo di quattro spettacoli settimanali di Frozen, Winter Donnely è già molto impegnata, ma le piacerebbe continuare ad esibirsi. Sua madre è convinta che il desiderio di recitare sia sempre molto forte. «Qualunque cosa voglia fare, però, va bene. Sono aperta all’idea che potrebbe voler fare una pausa ad un certo punto. Sono pur sempre bambini ed è un percorso lungo», ha concluso la Neumann.

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