in

Da Cobra Verde a Fitzcarraldo | L’importanza di chiamarsi Werner Herzog

Tra l’Amazzonia e David Lynch: sette cult del regista tedesco da recuperare in streaming

Werner Herzog
Ieri, oggi e domani? Werner Herzog tra il 1982 e il 2012.

MILANO – Senza dubbio uno dei più grandi cineasti di sempre, nonché uno dei principali esponenti del Nuovo Cinema Tedesco (e addirittura finito in The Mandalorian), Werner Herzog in cinque decenni di cinema ha creato un universo visionario e oscuro dove il suo umanesimo “rovesciato” si traduce in immagini nuove e spesso estreme alla ricerca di quella che – così definita dallo stesso regista – è la «verità estatica». Umanesimo “rovesciato” perché nonostante l’uomo sia al centro della narrazione, le sue creature non sono eroi, ma i diversi, i folli, i reietti, i vinti. Il cinema di Herzog è pura poesia, volutamente in antitesi con i canoni tradizionali e le esigenze del commercio. Dopo anni di esilio dal digitale, ora il cinema di Herzog è (finalmente) disponibile in streaming in esclusiva su CHILI. Abbiamo scelto sette film con cui cominciare l’avventura.

Werner Herzog
Werner Herzog e un amico pappagallo sul set di Fitzcarraldo. Era il 1982.

FITZCARRALDO – Una delle opere più conosciute (e controverse). Nel mezzo dell’Amazzonia a cavallo tra ‘800 e ‘900 Fitzgerald sogna di aprire un teatro nel villaggio di Iquitos. Il protagonista, specchio che riflette la figura di Herzog, si muove in un luogo dove ritorna, come in molti altri film, il dualismo tra uomo e natura. Fitzcarraldo esercita un fascino sinistro sullo spettatore, per l’idealismo del protagonista che anela alla riaffermazione dell’individuo sulla natura. Colonna sonora cult dei Popol Vuh e Klaus Kinski enorme. Dove vederlo: Fitzcarraldo

Fitzcarraldo
Klaus Kinski in una scena di Fitzcarraldo.

COBRA VERDE – Ispirato a Il Viceré di Ouidah di Bruce Chatwin, Cobra verde porta sullo schermo il dramma della tratta degli schiavi. Protagonista è ancora Kinski, attore feticcio di Herzog ma con cui il sodalizio si interrompe proprio con questo film (e un litigio furibondo), che si muove in una sceneggiatura di poche parole, dove contano molto di più le immagini. Le inquadrature, poetiche e realistiche per mostrare la follia della deportazione degli umani, aprono la strada a un destino che per molti sembra essere scritto e che, ironicamente, mette sullo stesso piano i bianchi e gli africani. Dove vederlo: Cobra Verde

Klaus Kinski in Cobra Verde.

MY SON, MY SON, WHAT HAVE YE DONE? – Se Herzog è prodotto da David Lynch, non possiamo sbagliare. Come al solito, gli eventi reali sono interpretati, così da un delitto avvenuto a San Diego negli anni ’70 passiamo a un attore dilettante che si barrica in casa con due ostaggi. Come al solito, la realtà è imbevuta in quel senso di assurdo tipico dello stile del regista: più che le conseguenze del delitto, quello che viene mostrato è lo spazio mentale del protagonista, che trasforma il film in un impossibile gioco. Dove vederlo: My Son, My Son

Werner Herzog
Grace Zabriskie, Michael Shannon e Chloë Sevigny in My Son, My Son, What Have Ye Done

DOVE SOGNANO LE FORMICHE VERDI Il deserto australiano fa da sfondo alla contesa tra una compagnia mineraria, simbolo dell’utilitarismo e del consumismo, e i nativi aborigeni, presenze che si ergono a difesa di quei pochi luoghi sulla terra in cui la natura ancora regna sovrana. Dove sognano le formiche verdi (1984) è un profondo requiem per la Terra (attualissimo), elegia di una civiltà occidentale che avanza spietata distruggendo tutto ciò che trova sul suo cammino. Dove vederlo: Dove sognano le formiche verdi

Werner Herzog
Una scena di Dove sognano le formiche verdi.

AGUIRRE, FURORE DI DIO Un salto indietro nella storia, nel XVI secolo, al tempo delle spedizioni dei conquistadores spagnoli, rielaborando liberamente fatti ed eventi storici. Il risultato è l’immagine di un uomo che non ha Dio ma è un altro degli elementi naturali che nella loro totalità partecipano in un continuo dialogo con il cosmo. Con una delle sequenze iniziali più belle e potenti della storia del cinema (il film è del 1972), Aguirre diventa paladino della forza dell’elemento naturale strettamente legato alle vicende umane. Dove vederlo: Aguirre

Werner Herzog
Klaus Kinski è il protagonista di Aguirre, il furore di Dio

LA BALLATA DI STROSZEK – Una leggenda narra che Ian Curtis, cantante dei Joy Division, abbia guardato questo film prima di togliersi la vita. Ed effettivamente la dura e fredda regia che Herzog impiega qui accentua i sentimenti disarmanti del film: un uomo “diverso” e rifiutato dalla società e una donna da poco conosciuta lasciano una Berlino che non ha più niente per loro e cercano fortuna nel Nuovo Mondo per evitare l’annientamento totale di sé stessi. Ma il film mette lo spettatore davanti alla dura verità per cui non si può mai veramente fuggire da ciò che si è. Dove vederlo: La ballata di Stroszek

Werner Herzog
Bruno S., il protagonista de La Ballata di Stroszek.

L’IGNOTO SPAZIO PROFONDO – Nella piena convinzione che quasi sempre la realtà contenga molta più finzione di qualsiasi artificio cinematografico, nel 2005 Herzog decide di utilizzare filmati prodotti dalla NASA e riprese sottomarine effettuate tra i ghiacci del Polo Sud per creare l’odissea nello spazio del nuovo secolo. Odissea che diventa un pretesto per sondare l’intimità dell’uomo, carpirne i desideri di conoscenza e di scoperta. Riportando la magia dell’esistenza al centro dello sguardo. Affascinante. Dove vederlo: L’Ignoto Spazio Profondo

Werner Herzog
Un’immagine de L’ignoto spazio profondo

Lascia un Commento

due

Segreti, bugie e un amore al ritmo di thriller: perché dovreste vedere Due

VIDEO | Il nuovo libro, Tarantino e Jack Frusciante: Enrico Brizzi ospite di Zoom Corn