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Una Sterminata Domenica | Alain Parroni, Shiro Sagisu e quel racconto generazionale

Presentato a Venezia, il film arriva ora al cinema con Fandango. Ma perché vederlo?

Una sterminata domenica è l'esordio alla regia di Alain Parroni
Una sterminata domenica, esordio alla regia di Alain Parroni

VENEZIA – «La mia generazione è una questione di linguaggio», dice Alain Parroni, classe 1992 e regista di Una sterminata domenica, il suo incredibile film d’esordio. Scritto dallo stesso Parroni, co-prodotto da Wim Wenders e con le musiche originali del compositore giapponese Shiro Sagisu (compositore della colonna sonora della famosa serie anime, Neon Genesis Evangelion), la pellicola, presentata a Venezia nella sezione Orizzonti, arriva ora nei cinema. Ma cos’è? Una sterminata domenica è il racconto di tre giovani nella provincia romana: Brenda è incinta, Alex ha appena compiuto 19 anni e sta per diventare padre, Kevin riempie la città con i suoi graffiti. I tre ronzano tra la campagna del litorale e la città eterna, tentando di resistere a proprio modo all’inesorabile avanzare del tempo e del caldo.

Una sterminata domenica verrà distribuito nei cinema italiani da Fandango a partire dal 7 settembre
Un momento di Una sterminata domenica.

Imponendosi come il racconto di una generazione, Una sterminata domenica è una di quelle opere che rivelano fin dai titoli di testa un autore con la A maiuscola che finora non si era ancora mostrato. Insieme a Giulio Pennacchi e Beatrice Puccilli Alain Parroni dipinge un racconto di formazione grottesco e sporco, dalle immagini fino ai toni e alle parole rievocativo nello stile del cinema di Harmony Korine. Il riferimento è chiaro ma lo stile di Parroni alla sua opera prima appare unico e indistinguibile nel cinema italiano. Ennesima grande pellicola di genere sulla scia dei precedenti di Non credo in niente, Rossosperanza e Patagonia. Il litorale dipinto da Parroni è composto di momenti frammentati e lontani tra loro, gestiti lungo tutti i nove mesi della gravidanza di Brenda.

Una scena del film
Una scena del film

Situazioni narrative fuse in un Una sterminata domenica racconto generazionale anticonvenzionale, ma a Parroni viene così facile smantellare le classiche regole del cinema italiano che fa venire solo voglia di lodare una narrazione così pungente. E in questo racconto ambiguo e contraddittorio crescono e maturano i tre protagonisti, prodigandosi verso un’autonomia che avrà conseguenza diverse per ognuno di loro. La bellissima fotografia di Andrea B. Manenti accompagna i tre lungo questo viaggio, incorniciando i momenti più assurdi di questa pellicola già destinata a diventare un piccolo cult. Come il momento in cui Alex si perde in una festa in una chiesa sconsacrata di Roma e noi insieme a lui con la musica techno a guidare le immagini e il racconto. Per non parlare di quella che è già la fotografia simbolo del film.

Una sterminata domenica di Alain Parroni è stato presentato a Venezia 80 nella sezione Orizzonti
Tra il cielo e l’asfalto: Una sterminata domenica.

In una delle scalinate sovrastate da un cielo che più azzurro non si può, Kevin le sale scarabocchiando il corrimano con i suoi disegni, dettando il ritmo dell’immagini. La musica è infatti un’altra grande componente del film, affidate a questo bizzarro sodalizio tra Parroni e quel Sagisu nato anche per richiamare toni pop da anime. A completare queste suggestioni pellicole hollywoodiane, fotografia di massa e film di autori sconosciuti «scaricati da server remoti e sottotitolati approssimativamente». Tutto questo compone Una sterminata domenica, un sogno che diventa realtà. Una realtà così dura pronta a disgregarsi e ad esplodere davanti ai nostri occhi. Vorremmo che le scintille di Alain Parroni arrivassero lontano. Intanto dopo Venezia sarà a Toronto, augurandogli il meglio per un autore da tenere decisamente sott’occhio.

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Qui sotto potete vedere il trailer del film: 

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