MILANO – C’è un tempo preciso in cui le assenze si sentono più che in ogni altro momento ed è nei momenti difficili, quelli in cui le cose vanno male e sembrano destinate ad andare peggio. In quegli istanti l’assenza non riesce a mentire. Mai. Così emerge la grandezza di chi non c’è (più). Chissà allora come Ugo Tognazzi avrebbe vissuto questo passaggio temporale, chissà come avrebbe commentato o raccontato questa fase del mondo, lui, da sempre distante dal politically correct o dalle frasi di circostanza, lui, pronto a metterci sempre la faccia, in fuga dai luoghi comuni e pronto a dissacrare qualsiasi cosa. A qualsiasi costo.
Anche per questo a trentuno anni dalla morte, la voglia è quella di cercare il non visto, il non trovato, qualcosa che ci restituisca un pezzo di Tognazzi, una pepita rimasta nascosta. Ecco, per noi di Hot Corn il film da riscoprire, il titolo che il tempo ha dimenticato è I viaggiatori della sera, diretto nel 1979 dallo stesso Tognazzi da un libro di Umberto Simonetta, titolo mai citato e mai presente nelle rassegne eppure (lo potete vedere su CHILI in streaming qui) un film di una modernità inquietante. Ugo è affiancato da Ornella Vanoni (!), una coppia fuori tempo massimo in un futuro distopico in cui il Governo controlla tutto, dalla salute (!) alle cartacce per strada, perfino il linguaggio e le parole.
Un film profetico e assurdo, in bilico tra Fahrenheit 451 e le intuizioni del vecchio compare Marco Ferreri, altro sovversivo da niente. «Nonno, ma chi è Dio?». «Uno che un tempo contava parecchio…». Un lavoro non allineato, come Ugo, girato in Spagna, – fu la quinta e ultima regia dell’attore – un film anche sbilenco in alcuni passaggi, ma un’opera che quarant’anni dopo suona attuale come mai, con le vite dei cittadini guidate dall’ESP, l’Esercito della Salute Pubblica (!!), il sacrificio dei genitori nel nome dei figli e la correttezza verbale come monito principale per la nuova era. Assolutamente da rivedere anche per riassaporare un cinema totalmente diverso.
Altro titolo da ripescare è senza dubbio Il Maestro e Margherita, girato nel 1972 e tratto da Bulgakov – ora addirittura disponibile gratis in streaming su CHILI – con Tognazzi diretto da un altro non allineato come il regista serbo Aleksandar Petrović e non bastasse, fate attenzione anche alla colonna sonora di Morricone. Altro due titoli poco citati, nonostante siano diretti da due registi come Luigi Magni e Lina Wertmüller, sono Arrivano i bersaglieri e Scherzo del destino…, quest’ultimo con un Tognazzi affiancato da Gastone Moschin, Roberto Herlitzka, Piera Degli Esposti, Renzo Montagnani (da riascoltare il dialogo con Tognazzi sul femminismo) nonché Enzo Jannacci.
Insomma, i titoli da recuperare in streaming sono parecchi e affato scontati, chiudiamo con i quattro episodi di Marcia Nuziale diretto da Ferreri (altro esempio di cinema moderno, provate a vedere il secondo episodio), e due titoli tratti da altrettanti romanzi di Piero Chiara, scrittore forse poco tramandato negli ultimi anni alle nuove generazioni: Venga a prendere il caffè… da noi (anche questo gratis su CHILI) e La stanza del vescovo diretto da un altro grande come Dino Risi che di Tognazzi diede forse una delle migliori definizioni: «Ugo? Non sapeva quasi mai la parte. La inventava…».
- A CIASCUNO IL SUO CINEMA | Tognazzi su CHILI
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