Alice Lanzani 
MILANO – Attori come Aurora Ruffino, Brando Pacitto (al Lido con Padre Pio) e Francesca Valtorta, un regista francese come Pierre Filmon – alla Mostra con il documentario Jerry Schatzberg, portrait paysage – e poi Liliana Fiorelli, ora nel cast di Siccità di Paolo Virzì, ma anche Roberto Zibetti, appena visto in Yara di Marco Tullio Giordana, e Francesco Di Leva, a cui si sono poi aggiunti una cantante come Chiara Civello e altri bei nomi del cinema presenti alla Mostra. Questo e molto altro è stato il party di Hot Corn realizzato all’Ausonia Hungaria, un ponte tra cinema e arte visto che l’ospite d’onore era l’artista cinese Cai Wanlin con le sue opere.
Wanlin, che non è potuto essere fisicamente al Lido perché bloccato in Cina (qui sotto potete vedere la nostra intervista), era però al party con le sue opere e i suoi ventagli, esibiti dagli attori durante il photocall all’entrata della festa in un momento unico visto che per la prima volta – grazie alla collaborazione con la Blu & Blu Network di Gianni Chimenti e la Art Book Web di Vincenzo Sanfo – il mondo cinema e quello dell’arte si sono uniti in un ideale punto di contatto tra la Biennale d’Arte e la 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
Durante la serata – tra brindisi e calici di vino con bottiglie che avevano anche etichette disegnate con le opere di Wanlin – è stato anche consegnato un premio a Wanlin, un simbolico Leone d’Oro che il direttore di Hot Corn, Andrea Morandi, ha consegnato nelle mani di Nicola Dal Maso, titolare dell’Azienda Agricola Dal Maso di Vicenza, che poi lo consegnerà a Wanlin.
Così, tra chiacchiere serali e idee di collaborazioni future, è nato il primo passo di un’unione inedita tra cinema e arte che probabilmente in futuro vedrà altri capitoli. Stay tuned!
- INTERVISTE | Cai Wanlin: «Io, l’arte e il cinema…».
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