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Togo | L’Alaska, un’amicizia e la storia vera che ha ispirato il film con Willem Dafoe

Una straordinaria impresa e un cane divenuto leggendario. La pellicola è in esclusiva su Disney+

Willem Dafoe e Togo nel banner del film
Willem Dafoe e Togo nel banner del film

ROMA – Se vi state facendo un giro su Disney+, tra vecchi cartoni, film mitici, classici e serie tv, potreste imbattervi in una delle pellicole originali distribuite in esclusiva sulla piattaforma. Di quale parliamo? Di Togo, diretto da Ericson Core, che ci ha conquistati soprattutto per l’emozionante storia vera. Chi sono i protagonisti? Willem Dafoe, che veste i panni Leonhard Seppala, capo della squadra di cani da lista impegnati in un’eroica missione, trainati dall’altro protagonista, il leader – nonché amico fidato dell’uomo – Togo, “interpretato” dal siberian husky Diesel. Dunque, cosa colpisce della vicenda di Leonhard e Togo? L’incredibile impresa che hanno compiuto e, parallelamente, la completa revisione di un racconto popolare conosciuto da molti.

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Una foto d’archivio di Leonhard Seppala e il suo cane Togo

Ma partiamo dal principio: a seguito di uno scoppio di difterite nella città isolata di Nome, i funzionari locali elessero Seppala come responsabile per trasportare una raccolta di antitossine agli ospedali più bisognosi. Il viaggio consisteva in 600 miglia composti da andata e ritorno, tutti da percorrere in solitaria. Un compito impegnativo, visto anche che Togo, suo cane guida, aveva ormai dodici anni. Alla fine fu organizzato un sistema a staffetta per aiutare e alleviare gli effetti dell’impresa sulla squadra di Seppala, che non portò, però, alla ribalta Togo, bensì Balto, uno dei cani della missione, celebrato per un Secolo e con tanto di statua onoraria nel cuore verde di Central Park.

Willem Dafoe nel film Disney+
Willem Dafoe nel film Disney+

Oltre alla fama di Balto – a cui fu dedicato, ricorderete, anche un cartone animato nel 1995 con ben due sequel -, l’altra grande parte di Togo si concentra sulla relazione prima tormentata, poi inseparabile di Seppala con il suo compagno a quattro zampe. Un amore profondo, che rende la pellicola sorprendentemente dolce e spirituale, trattando dell’avvicinamento dei due partner fino al loro ultimo viaggio insieme. Come si vede nel film, quando Togo era cucciolo ha avuto bisogno delle attenzioni e delle cure di Costanza Seppala (Julianne Nicholson), moglie di Leonhard, visto che «L’Alaska può essere molto crudele» e il piccolo stava attraversando una brutta malattia.

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Una foto di repertorio di Balto

In quanto allevatore e corridore di cani professionisti, il rapporto di Seppala con i suoi animali era rigoroso e serio. Togo, però, oltre ai problemi di salute, si dimostrò da subito un cucciolo estremamente energico e giocoso, nonché determinato, il che lo rendeva ingestibile e inadatto agli occhi di Leonhard. Per questo l’uomo provò a regalarlo a un vicino, ma il cane fuggì dalla nuova casa e corse diversi chilometri per tornare verso il canile degli Seppala. E, come si vede nel film, Togo è saltato realmente da una finestra chiusa per tornare dal suo amico. Questo inaspettato e indomito livello di dedizione ha contribuito ad accrescere l’ammirazione di Seppala per il cane, a cui diede il nome dell’ammiraglio e eroe navale Tōgō Heihachirō, nonché il posto in prima linea nella sua squadra di cani da slitta.

Willem Dafoe e l'amico a quattro zampe
Una scena del film

Da quel momento Togo intraprese diverse gare insieme a Leonhard, vincendo anche l’All Alaska Sweepstake dal 1915 per tre anni di fila. La corsa contro il tempo per consegnare il siero avvenne nel 1925, con una temperatura che fu di -30° e caratterizzata da gelidi venti di burrasca. Tuttavia, la squadra di Togo e Seppala non ha dovuto sopportare le brutali condizioni in solitaria. Quando le antitossine si diressero a Nome, quasi 20 squadre di cani da slitta avevano fatto la loro parte nel consegnare la medicina a 674 miglia di distanza tra Nenana, Alaska e Nome. In tutto questo, Togo ha guidato la carica per la maggior parte del viaggio, con oltre 250 miglia percorse. Incredibile.

Una cartolina con Togo, autografata da Seppala
Una cartolina con Togo, autografata da Seppala

Togo ha intrapreso alcune delle parti più pericolose del viaggio, infatti attraversò davvero il Norton Sound, balzando poi a riva da solo e quasi trainando a terra in autonomia la slitta. Superati i 5.000 piedi attraverso Little McKinley Mountain, Seppala e il suo team completarono il viaggio. Da lì, Seppala ha consegnato le 300.240 unità di siero alla squadra di Charlie Olson che, a sua volta, le ha affidate a Gunnar Kaasen, che ha completato il tratto finale con Balto. Sebbene la fama di Togo sia stata spazzata via, Seppala e Togo con gli altri cani hanno partecipato a un tour della vittoria negli Stati Uniti, facendo fermate a Seattle, Los Angeles e New York City. Sono stati anche presentati in una campagna pubblicitaria sulle sigarette Lucky Strike e su una carta per collezionisti di gomme da masticare.

Una scena di Togo
Amici per sempre

Il finale? Se nel film il cane e Leonhard vivono il resto dei loro giorni insieme, in verità il doce Togo passò gli ultimi giorni a correre libero nei prati del Maine, in quanto i Seppala lo regalarono alla musher Elizabeth Ricker. Perché questa scelta? Perché secondo Leonhard, Togo meritava di vivere la sua vita in modo molto più comodo e sicuro. “È stato triste separarsi in una fredda, grigia mattina di marzo”, ha ricordato Seppala, “Quando Togo mi ha sollevato una piccola zampa al ginocchio come per chiedermi perché non mi stesse accompagnando. Non ho mai avuto un cane migliore di lui”. Ma è vero che Togo ha avuto dei cuccioli. Elizabeth Ricker e Leonhard Seppala, infatti, fondarono un allevamento al Poland Spring Resort per allevare cani da slitta. E, ancora oggi, musher e proprietari di Husky, provano a risalire al lignaggio dei loro cani per scoprire se ci sono tracce del DNA di Togo.

Qui potete vedere il trailer di Togo:

 

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