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Ti giro intorno | Emma Pasarow, Belmont Cameli e una rom-com che non riesce a coinvolgere

Il tempo delle rom-com sembrava essere tornato, ma al film di Sofia Alvarez manca qualcosa

ti giro intorno
Una nuova rom-com nel segno di Sofia Alvarez: Ti giro intorno

MILANO – Nella scia di rom-com che Netflix è tornata a produrre dopo il successo della serie di film partita con Tutte le volte che ho scritto ti amo, pochi sono stati effettivamente alla sua altezza. La freschezza e l’originalità che lo avevano fatto amare da un pubblico così ampio sono andati via via perdendosi, e l’ultima uscita della piattaforma non fa eccezione. Ti giro intorno, titolo non troppo azzeccato dall’originale Along for the Ride, vorrebbe celebrare una ritrovata adolescenza piena di divertimento e spensieratezza dopo gli anni del liceo passati sui libri, ma lo fa perdendo di vista l’obiettivo.

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Eli e Auden sono i protagonisti di Ti giro intorno

Con protagonisti Emma Pasarow e Belmont Cameli, il film apre le danze come ci si aspetterebbe che facesse. La giovane Auden è una studentessa modello che non ha mai infranto le regole, dedita ai suoi doveri e con una borsa di studio per una prestigiosa università. Però non sa lasciarsi andare, e non conosce il mondo fatto di feste e divertimento a cui i suoi coetanei prendono abitualmente parte. È strano che al Ti giro intorno manchi quel brio necessario, visto che la regista, Sofia Alvarez, faceva parte del team di autori dei film con Lana Condor e Noah Centineo. Gli ingredienti per farlo funzionare li conosceva, e anche bene.

Le amiche di Colby in Ti giro intorno

Auden decide di passare l’estate a Colby, la città marittima in cui il padre vive con la nuova moglie. Lontana dalla rigida madre (Andy MacDowell, in un ruolo che riesce a recitare ad occhi chiusi) e dalle abitudini di sempre, pensa di poter finalmente sperimentare quella parte di sé che non aveva mai lasciato libera. E a Colby, anche le vicende sono quelle che ci si aspetterebbe. Attira subito l’attenzione dei ragazzi scatenando di conseguenza la gelosia del gruppo di ragazze più popolari – anche se poi i sentimenti di amicizia cambieranno – e incontra un misterioso e solitario ragazzo, Eli, che come lei soffre di insonnia.

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Andy MacDowell e Emma Pasarow in una scena di Ti giro intorno

Tra i due inizia così una missione: far recuperare ad Auden tutte le esperienze che fino a quel momento ha perso. Mentre le uscite di notte le fanno tornare il sorriso, si avvicina anche alle ragazze che prima la guardavano diffidenti. In una serie di montaggi con tanto di musica indie in sottofondo, per un momento Auden sembra davvero una normale adolescente della sua età. Poi però torna alla realtà, da una madre che teme di perderla e quindi cerca di controllarla, e un padre che molla tutto e scappa alla prima difficoltà.

Gli amici di Colby in Ti giro intorno

Ma di tutti quei sentimenti tumultuosi, quella fame di avventura e sentimenti che dovrebbero essere propri di questo film, non c’è traccia. Il tutto è ammorbidito, quasi attutito: i sentimenti ci sono, ma mai eccessivi; il divertimento c’è, ma anche una festa in spiaggia sembra essere sottotono e con un pizzico di insensata nostalgia. O forse è la sua forma a non funzionare del tutto. Magari una miniserie avrebbe portato a casa il risultato, dando più spazio per approfondire anche tutto ciò che sta intorno ad Auden. Questa volta, dovremo accontentarci di una storia sfuggente che passa. Come tante altre.

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Qui il trailer di Ti giro intorno:

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