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The Caine Mutiny Court-Martial | William Friedkin, Kiefer Sutherland e un film postumo

In programma fuori concorso a Venezia, la pellicola è l’ultimo atto del regista appena scomparso

William Friedkin in azione sul set.

ROMA – Un ufficiale di marina viene processato per ammutinamento dopo aver preso il comando dal capitano della nave che secondo lui stava agendo in modo instabile, mettendo in pericolo sia la nave che il suo equipaggio. Parte da qui The Caine Mutiny Court-Martial, ultimo atto prima della scomparsa di una leggenda come William Friedkin a sei anni di distanza dal controverso documentario The Devil and Father Amorth e a ben dodici anni da quel gioiello (molto sottovalutato) che era Killer Joe. Entrambe le volte Friedkin scelse proprio Venezia per presentarli tra concorso (Killer Joe a Venezia 68) e fuori concorso (The Devil and Father Amorth a Venezia 74). La stessa Mostra che nel 2013 lo insignì del Leone d’oro alla carriera e che lo vede oggi di ritorno nella sezione fuori concorso per un omaggio postumo.

Jason Clarke nel ruolo che fu di José Ferrer nell'originale: il Tenente Barney Greenwald
Jason Clarke nel ruolo che fu di José Ferrer nell’originale: il Tenente Barney Greenwald

Un’assenza lunghissima, figlia del fatto che negli ultimi dieci anni Friedkin non è riuscito a trovare un progetto che lo interessasse veramente e che poi lo ha portato a investire le ultime energie nel film: «Ho guardato molti script e non ho visto nulla che volessi davvero fare. Ci ho pensato molto. Poi mi è venuto in mente The Caine Mutiny Court-Martial che oltre ad avere un concept molto attuale è anche un grande dramma, nonché uno dei migliori legal drama mai scritti». Un ritorno in gran stile quindi, ma anche una grande occasione cinefila, perché la pellicola di Friedkin, tratta dall’omonimo romanzo di Herman Wouk del 1952, L’ammutinamento del Caine, è il remake dell’altrettanto omonimo (e grandissimo) film di Edward Dmytryk del 1954.

The Caine Mutiny Court-Martial è il remake dell'omonimo film del 1954 di Edward Dmytryk, noto in Italia come L'ammutinamento del Caine
The Caine Mutiny Court-Martial è il remake dell’omonimo film del 1954 di Edward Dmytryk

Un classico del cinema americano da sette nomination agli Oscar nel 1954 con protagonisti un quintetto straordinario di interpreti come Humphrey Bogart, José Ferrer, Van Johnson, Robert Francis e Fred MacMurray. Lo stesso può dirsi per The Caine Mutiny Court-Martial tra i cui protagonisti figurano Kiefer Sutherland, Jason Clarke, Jake Lacy, Monica Raymund, Jay Duplass, Lewis Pullman e il compianto Lance Reddick in uno degli ultimi ruoli a cui ha lavorato prima delle prematura dipartita. Si prospetta quindi un’interessante sfida per Friedkin, non del tutto inedita visto che che nel 1997, in occasione del quarantennale di vita, celebrò La parola ai giurati di Sidney Lumet adattando lo script di Reginald Rose alla contemporaneità del suo tempo.

William Friedkin in azione sul set.

Lo stesso accadrà per The Caine Mutiny Court-Martial: «Lo script originale era ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Wouk incluse tutta la rabbia repressa di questo paese per Pearl Harbor. Ha creato il primo e unico ammutinamento nell’esercito americano. I suoi dialoghi sono fantastici, asciutti, che vanno dritto al punto. È tutto davvero da manuale in termini di accuratezza. Io l’ho aggiornato, reso contemporaneo, coinvolgendo l’Iran e il Golfo (e lo Stretto) di Hormuz al posto di Pearl Harbor». Una zona strategica quella dello Stretto di Hormuz, che per chi non lo sapesse, è l’unica rotta marittima che fornisce il passaggio tra il Golfo Persico e il mare aperto. Un punto caldo insomma, come lo sarà The Caine Mutiny Court-Martial alla Mostra del Cinema di Venezia, una delle grandi sorprese di quest’edizione…

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Qui sotto potete vedere una featurette a tema Friedkin: 

 

 

 

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