in

Da Suspiria a Sabrina: perché le streghe incantano ancora cinema e tv?

Nell’entertainment c’è una rinascita dell’occulto e della magia. Il motivo? Colpa di una società in crisi…

Se un giorno scoprissimo di possedere dei poteri magici, cosa faremmo? Proveremmo a usarli per soddisfare tutti i nostri desideri o li impiegheremmo per fare del mondo un posto migliore? La tentazione di approfittarne sarebbe forte, inutile negarlo. Perché in fondo siamo solo esseri umani e uscire, anche solo per qualche momento, da questa condizione imperfetta sarebbe un miracolo. Negli ultimi due anni sono state numerose le produzioni televisive e cinematografiche dedicate all’occulto e alla stregoneria. In qualche modo il mondo dell’entertainment ha colto il desiderio recondito del pubblico di abbandonare la pesantezza della realtà in favore di narrazioni fantastiche.

Il rosso stregato del Suspiria di Dario Argento.

Ma perché questi temi sono così popolari nei film e nelle serie di oggi? Viviamo in tempi oscuri, in cui non v’è certezza del domani e a volte neanche del presente. Il sovrannaturale sembra una chiave di lettura affascinante per analizzare le paure più profonde del pubblico e farle detonare. Le streghe sono creature che camminano sull’orlo del precipizio senza paura di cadere, trasformano il male in bene (e viceversa) e hanno una forza virtualmente infinita.

Chi ha detto Anni ’90? Melissa Joan Hart, alias Sabrina, e il gatto Salem.

Una figura del genere rende possibile descrivere tutto ciò che appare incomprensibile e doloroso. Prendiamo ad esempio una fase molto complessa della vita umana come l’adolescenza. Le terrificanti avventure di Sabrina, serie tv targata Netflix da poco rinnovata per una seconda stagione, reboot di Sabrina, racconta drammi e dilemmi del crescere, senza sapere a quale mondo si appartenga, con uno spirito molto meno scanzonato dell’originale degli Anni Novanta.

Il nuovo volto di Sabrina? quello di Kiernan Shipka

Chi sono le streghe (e i maghi) se non creature escluse da un mondo omologato e perfetto, che cercano riscatto (o vendetta). “We are the weirdos, mister”  dice ad un signore che vuole mettere in guardia lei e le sue amiche da incontri pericolosi, una delle protagoniste di un altro cult dei Nineties, Giovani streghe – che potete rivedere su CHILI. Tutto sta nel decidere come vivere questa stranezza, se come ricchezza o come motivo di scontro col mondo intero.

Giovani Streghe, (s)cult del 1996.

Ma la storia della stregoneria al cinema e in televisione ci dà l’occasione di capire come si sia evoluta la nostra società. Negli anni Sessanta una sitcom leggera come Vita da strega alludeva a suo modo ad un empowerment femminile crescente, che nel tempo ha trovato il suo apice nell’esaltazione del gruppo e del lavorare insieme. Come fa il trittico di protagoniste di Le streghe di Eastwick, il gruppo di aspiranti Supreme di American Horror Story: Coven o le sorelle di Streghe, serie televisiva di fine Anni Novanta, rilanciata in nuova veste dalla CBS.

Una scena di American Horror Story: Coven.

Oggi la consapevolezza della propria forza acquista un’immagine più perturbante. Le streghe di Suspiria, nel remake di Luca Guadagnino, sono donne potenti e non vittime, che vivono al di là del bene e del male. E non è un caso che tutto questo si accompagni alla rinascita di un femminismo battagliero che l’immagine della strega ha sempre fatto propria. Streghe e occulto insomma catturano la fantasia popolare perché hanno a che fare sia con l’esercizio del potere (e dei poteri), che con il desiderio inconscio di avere noi stessi la capacità di cambiare l’ineluttabile.

Una scena di Suspiria di Luca Guadagnino.

O almeno, avere l’illusione di farlo. Qualche mese fa Lana Del Rey ha invitato i suoi fan a fare un incantesimo sul presidente Donald Trump. Il sortilegio non prevedeva l’uso di bambole voodoo e di spilloni, ma cercava solo di indirizzare contro un nemico comune la grande energia positiva che unisce tutti gli esseri umani. Non si tratta quindi di un semplice abracadabra, ma di un vero e proprio rito collettivo.

Qui potete vedere il trailer di Suspiria: 

Lascia un Commento

Van Gogh: Willem Dafoe, Julian Schnabel e «quella storia d’amore tra arte e cinema»

HOT CORN Tv | Dietro le quinte di Se la strada potesse parlare